Ma l’e-commerce italiano è davvero comodo?
Marzo 2016. PWC ha realizzato recentemente uno studio su 23.000 consumatori di 25 paesi sulla percezione del cambiamento in atto, lo shoppin e le sue implicazioni mettendo a confronto on e off line.
La tabella che riportiamo mette a confronto il canale on line sul vantaggio-comodità e il più economico.
Per la comodità il dato medio è 47%. L’Italia risponde con il 49%. I paesi a noi vicini, come Germania, Gran Bretagna, dove le vendite on line sono più sviluppate hanno una percentuale nettamente superiore. La Francia è addirittura inferiore.
Relazione inversa nel rapporto con il più economico.
La domanda da porsi è: ma l’e-commerce in Italia è comodo-vantaggioso, oggi? La risposta dei consumatori non è molto entusiasta a questo proposito, non lo è nemmeno sulla spesa più economica.
E infatti l’e-commerce in genere soddisfa più ragioni di servizio, di informazione, di entertaining, molto meno di economicità. Purtroppo non è stata fatta una domanda più approfondita sulle promozioni, soprattutto flash, quelle dove molti e-tailer puntano.
La multicanalità totale ha una quantità di risorse per cercare la convenienza e il prezzo basso che, probabilmente, ci costringe a dire: mancano ancora diversi attori o, comunque, non è ancora iniziata la battaglia di prezzo e di promozioni per non intaccare i margini, che, nel caso dell’on line, sono certamente maggiori rispetto agli operatori tradizionali che devono cumulare parecchi investimenti fissi.
In futuro, ovviamente, si vedrà.
Fonte: We are social 2016
Ma l’e-commerce italiano è davvero comodo?
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