Crai punta sul brand e sui freschi Bio

Data:


Crai punta sul brand e sui freschi Bio

Febbraio 2016. CRAI ha presentato la nuova linea biologica a marchio “CRAI Bio”. Più di sessanta referenze tra grocery, prodotti secchi, ortofrutta (di cui 15 sku) e quarta gamma.
L’assortimento spazia infatti dai prodotti freschissimi come i pomodori ciliegino e datterino alla crescenza, dal seitan al tofu, dalla mozzarella al burro. Non mancano i classici come la passata di pomodoro, lo yogurt, la pasta integrale, il riso, le composte, il miele, i frollini e i cracker integrali. È stato inserito anche un olio extravergine e un Chianti bio.
La linea di prodotti CRAI BIO sarà tra i protagonisti degli obiettivi di crescita 2016 nello sviluppo delle vendite e della quota della MDD.” – afferma Mario La Viola, Direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo CRAI – “Il logo e il packaging ha un’immagine evocativa, rassicurante e cromaticamente di impatto con l’obiettivo di colpire e farsi scegliere. La strada intrapresa è quella di continuare a selezionare e migliorare l’aspetto qualitativo dei nostri prodotti a marchio in assortimento e presidiare l’ambito healthy living, di cui il mondo del bio fa parte insieme ai prodotti free from”.
 
Il mercato del bio in Italia
Il comparto del biologico cresce in tutta Italia con una media del 14% e rappresenta il 2,2% delle vendite grocery. Secondo dati Nielsen, 3,2 milioni di famiglie italiane consumano prodotti bio abitualmente, cioè almeno una volta alla settimana. In questo contesto la marca privata del distributore gioca un ruolo incisivo nello sviluppo del settore; è infatti leader in tutte le categorie con una quota media del 45% nei diversi settori del grocery. La marca CRAI presidia quindi un comparto dall’alto valore aggiunto, qualificante per l’insegna ed estremamente fidelizzante.
 

 
Un lungo percorso iniziato nel 2004
Il Bio Crai inizia il suo ingresso nel 2004 come sub brand di InArmonia e poi ha allargato le sue referenze. Oggi, come riferito, è un brand a sé e si inserisce in questa scala prezzi:
. Piaceri Italiani (Giardino Cosmetico nella bellezza e benessere)
. Bio
. Crai, main stream
. Marchio di fantasia trasversale
La determinazione del prezzo è demandata ai CeDi e quini al singolo negozio-imprenditore; dovrebbe essere posizionato a un 15-20% in meno dell’IDM di riferimento, ma dipende dalle categorie e dalla zona dove si trova in negozio. I prodotti Bio hanno in comune uno standard qualitativo elevato (peccato per le sgrammature in alcune sku come il miele) e la giusta remunerazione a tutta la filiera (che, come si sa è lunga).
In aprile sarà dedicato al Bio un volantino nazionale.
 

 
Il progetto di revisione di Crai
Crai è impegnato in un lungo e complesso lavoro di restyling che sarà in progress per diversi anni:
. determinazione del format di negozio,
. costruzione dell’assortimento per focus di categorie,
due mega progetti iniziati lo scorso anno.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.