Pedroni-Coop: prezzo a scaffale alto, no profilazione
Ottobre 2015. Marco Pedroni, presidente di Coop Italia è intervenuto a una tavola rotonda sui cambiamenti della distribuzione in Europa, alla quale hanno preso parte Michel Edouard Leclerc e Frans Muller, di Delhaize group, tutti gruppi che aderiscono alla centrale europea Copernic. Ecco una sintesi di due ragionamenti fatti da Pedroni, importanti per Coop Italia e la rete delle cooperative aderenti.
Nuove politiche commerciali
“Noi non abbiamo proposto solo il taglio dei prezzi dei prodotti a marchio del distributore e dei brand dell’industria di marca, ma un cambio di politiche commerciali. In Italia c’è un eccesso di promozioni vecchio stile che assorbono tante risorse e, di conseguenza, un prezzo alto a scaffale. C’è un prezzo a scaffale troppo alto, lo ripeto e i rapporti industria-distribuzione sono squilibrati, non a favore dell’uno o dell’altro degli attori ma perché il valore delle promozioni e degli sconti sul prezzo di acquisto è esagerato e rischia di offuscare il valore dei prodotti e dei brand.
Abbiamo cambiato la nostra politica commerciale per ridare valore ai prodotti e ai brand e alle imprese che stanno lavorando in un certo modo. Il tutto per trasferire valore al consumatore che chiede sempre più trasparenza e informazioni.
Il tema del prezzo e della convenienza è importantissimo e lo abbiamo re-impostato attraverso più azioni”.
No alla profilazione, si alle informazioni
“Il marketing tradizionale, quello della segmentazione per categorie, è morto. Siamo in un’altra fase: stiamo andando verso la profilazione individuale con raccolta di dati e informazioni attraverso i comportamenti del consumatore sul mobile e sul computer. Ci chiediamo quale sia l’uso di questi dati, perché, questa, è una strada con contenuti manipolatori e profili etici che andrebbero affrontati. Noi non andiamo verso la profilazione individuale perché è contro il nostro posizionamento e la nostra mission e la nostra vision, ma vogliamo dare al consumatore molte più informazioni per permettergli una scelta libera. Questo per noi è fare consumerismo”.