Frode dell’olio: è scandaloso scandalizzarsi

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Frode dell’olio: è scandaloso scandalizzarsi

Novembre 2015. La foto pubblicata qui sotto è l'immagine apparsa il 2 novembre scorso su "IlTestMagazine.it" Dir. resp. Riccardo Quintili, Editorialenovanta srl, via Ludovico di Savoia 2/b 00185 Roma, in un post a firma Enrico Cinotti 
Su questo post si sono scatenati in tanti l'Haffington PostRepubblica e anche il Procuratore Raffaele Guariniello, della procura di Torino, che ipotizza frode in commercio per un decina di aziende.
 

 
Lievi difetti
Non si tratterebbe di Olio Extra Vergine di Oliva ma di altro. Ma di che? A dare un'occhiata ai numeri esposti e a sentire le notizie del settore, sembrerebbe si tratti di Olio Vergine di Oliva, la seconda delle tre classificazioni dell'olio Vergine, la terza è il Vergine Lampante che non si può commercializzare e va rettificato per diventare Olio di Oliva. Si tratta dunque di un olio che avrebbe lievi difetti, anzichè avere la mediana dei difetti uguale a zero (un Extra Vergine per legge non può avere alcun difetto), l'avrebbe comprea tra zero e 3,5 (normative CE 2568/91 e CE 640/08). E' un reato penale che non si estingue con una multa amministrativa, ma si configura nelle varie forme della Frode in Commercio, che se aggravata, cioè ripetut,a va fino a 2 anni di arresto… e da noi altro che se è stata ripetuta!). Ora una volta appurato che la frode esiste che farà il Procuratore Guariniello?  Li arresterà tutti e la facciamo finita una volta per tutte o aspettiamo il prossimo scandalo inutile che ci farà fare l'ennesima figura meschina in tutto il mondo, compromettendo il serio lavoro di chi invece fa "olio perfetto"?  Questa truffa dell'olio importato e spacciato per italiano, fuori dai parametri di legge, è nota e arcinota da decenni, (vedi nel blog la mia presa di posizione verso il New York Times al tempo delle figurine the Italian Olive Oil Sucìde) e diciamola tutta: questa storia è nota anche ai Consumatori che imperterriti però continuano a comprare quell'olio, un pò per indolenza, molto per risparmiare (tanto è extra vergine anche questo) e moltissimo per ignoranza. Esatto, per ignoranza, perchè mai gli Organi della Sanità Italiana hanno fatto una campagna per spiegare i pericoli dell'olio rancido e difettato.
 
Le norme dell’EFSA
Eppure ci sono leggi della Comunità Europea come la CE 432/2012 che promuove gli oli con alti livelli di polifenoli contro lo "stress ossidativo dei lipidi ematici", capito bene? Contro lo stress ossidativo dei lipidi ematici vuol dire anche contro la formazione di ateromi, trombi, ischemie cerebrali, infarto del miocardio, ecc. tutte patologie correlate allo stress ossidativo dei lipidi ematici, leggi colesterolo e trigliceridi. Questa norma è stata promossa da EFSA (European Food Safety Authority cioè l'Ente per la Sicurezza Alimentare) da cui si deduce che se un olio è rancido non dovrebbe stare sugli scaffali. Ma allora che farà il Procuratore Guarniello se accerterà che la frode in commercio èsiste?  Arresterà anche tutti i Consumatori di quelle marche perchè ricettatori o correi dispensatori nelle loro famiglie di sostanze nocive per la salute? Ridicolo, assolutamente ridicolo! Sono 30 anni che parlo di olio spazzatura e sento di sequestri alle dogane e di oliaccio messo in bottiglie a marchio italiano e non è mai cambiato niente. E anche questa volta sarà così.
 
La legislazione europea è sbagliata
Sono sbagliate le leggi comunitarie sulla commercializzazione degli oli come la CE 182/2009, che permette di far circolare in Italia oltre all' EVO Italiano 100% anche miscele di pessimi oli comunitari, o non comunitari, o comunitari misti a non comunitari; sono sbagliate le norme sulla etichettatura che non permettono ai bravi produttori di scrivere sulle loro bottiglie quanti e quali polifenoli "allunga-vita" contengono i loro oli come la CE 29/2012, per non fare un sgarbo ai potenti che imbottigliano olietto a basso prezzo con quantità irrisorie di queste sostanze utilissime, consigliate invece dai medici ogni giorno e in tutto il mondo; sono sbagliate le norme previste dal registro SIAN, che tutto fanno tranne che controllare la qualità. Ma via questa è l'ennesima burla!
 
Scrivo questo articolo dopo l'ultima preghiera di farlo. Che ne dice Gino Celletti di questo nuovo scandalo? Penso che lo scandalo è scandalizzarsi e penso a "Cui prodest"? Se la Magistratura non da un segno concreto e stronca la carriere a qualche decina di untori, non ne veniamo fuori, questa volta ci sono questi otto nomi, la prossima altri otto e via così. Ma chi permette l'importazione di questi oli? Nel 2014, a causa della pessima annata, in Italia sono stati importati 800.000 tonnellate di olio, contro la usuali 400.000, che aggiunte alle 200.000 nostrane hanno permesso di imbottigliare 1.000.000 di tonnelate d'olio a marchio italiano, cioè solo 1 bottiglia su 4 era piena di olio italiano. Ma qualcuno lo mangerà quest'olio? Eppoi apriamo ipotesi di frode in commercio ? Sig. Procuratore, noi dell'olio "buono" senza frontiere, siamo tutti con lei e questa sua indagine le fa onore e ci da speranza, ma poiché su questa storia ci sono cresciuti i capelli bianchi, ci permettiamo di darle il nostro parere: o li mette dentro tutti, compreso chi fa entrare quell'oliaccio e non solo chi lo commercializza, o lasci stare, questo spettacolo ridicolo è gia andato in onda troppe volte.
Noi amiamo l'olio buono dell'O. Europaea dovunque venga prodotto: Italia, Spagna, Grecia, Tunisia, Sud Africa e USA, dovunque …quello che ci ripugna è la farsa, ripetuta e nauseante.   
 

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