Furti nei negozi: problema sociale e tecnologico

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Furti nei negozi: problema sociale e tecnologico

Luglio 2015. Le cronache ci dicono che sono in aumento i furti nei punti di vendita da parte di singoli o di gruppi organizzati. Secondo RetailWatch in futuro aumenteranno ancora.
 
Il problema sociale
Da una parte c'è un problema sociale sempre più intenso di persone che hanno perso il posto di lavoro o non arrivano comunque alla fine del mese con i pochi soldi che hanno disposizione e quindi ricorrono al furto come integrazione del reddito. Questo tipo di furti va trattato con discrezione e secondo RetailWatch caso per caso stando attenti alla pressione sociale che si sta verificando i casi veri di povertà che rischiano di acuirsi nel tempo.
 
I gruppi criminali
Ci sono poi veri e propri gruppi criminali organizzati che hanno come scopo il rastrellamento di quantità di merce anche rilevante al fine di rivenderla per conseguire un profitto illecito. Quindi non è il furto di tipo personale che abbiamo descritto sopra ma una serialità di impresa che si ripete nel tempo con l'appropriazione, l'occultamento, il trasporto e la ricettazione della merce rubata da squadre di persone che hanno membri che si occupano, a vari stadi, dell'organizzazione.
 
Le perdite per il retail
Le statistiche sottolineano come il 35% delle perdite da attività retail sono dovute proprio ad attività criminali. Producono ovviamente non mancata vendita e una riallocazione dei prodotti mancanti, con un aumento dei costi, un aumento della sicurezza è in definitiva un incremento dei prezzi. Dal canto suo lo Stato perde delle entrate dovute alle tasse, e il consumatore rischia di comprare capi o prodotti con difetti e non in regola.
Le organizzazioni criminali, come la business community sa bene, selezionano solo alcuni prodotti di alto valore, in punti di vendita vicine le principali arterie urbane o vicine zone frequentate dai gruppi criminali. Nei punti di vendita le numerose porte di uscita, la merce esposta in prossimità delle uscite, le zone cieche, la scarsa illuminazione in alcuni punti permettono il furto. A queste condizioni cade aggiunta la carenza di personale specializzato, il ricorso massivo al part-time, l'alto turn-over del personale che non permettono una politica incisiva di prevenzione.
 
Quando si verificano i furti
Molti furti si verificano negli orari di apertura del punto di vendita, a volte dipendenti sono collusi. Oppure possiamo essere in presenza di frodi, come i resi di merce, le carte regalo e via dicendo. A volte si può essere collusione con i trasportatori adibiti alla logistica. Altre volte i furti si verificano la notte. Bisogna sottolineare purtroppo che molte volte soprattutto le bande criminali agiscono coinvolgendo i dipendenti, che si prestano anche per pochi soldi a indicare momenti-luoghi dove è possibile organizzare il furto.
 
I metodi utilizzati
Ormai tutti i negozi hanno barriere antitaccheggio più o meno ben posizionate, più o meno ben funzionanti. Le bande criminali però utilizzano da par loro borse schermate, passeggini per bambini e indumenti schermati, oppure distaccato nei manuali delle capsule di sicurezza, che sono acquistabili anche on-line su siti ampiamente diffusi come eBay. La foto che abbiamo scelto di apertura di questo articolo lo dimostra. Oppure agiscono con disturbatori di frequenze per interferire con i sistemi anche i più sofisticati esistenti nel negozio. A volte in maniera molto più rudimentale le bande utilizzano pinze, tronchesini, piccoli trapani non rilevabili della sicurezza.
 
Le soluzioni
Ci sono tantissime soluzioni tecnologiche organizzative per affrontare questo problema: la raccolta dei dati, le telecamere movibili, le segnalazioni anonime ma forse conviene puntare su un sistema di formazione del personale, con inventari specifici, la sensibilizzazione di tutte le funzioni soprattutto del customer service. A monte ancora sarebbe il caso che le aziende anche di settori merceologici diversi cooperassero sullo stesso tavolo, scambiandosi statistiche e case history aggiornate, in grado di informare tutta la business community.
 
Più in alto ancora servirebbe una legislazione ad hoc di prevenzione dei furti.
 
Le informazioni contenute in questo articolo sono state ricavate durante i convegni del Retail Forum di IIR del 2014.
 

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