Tubertini/Coop: il supermkt Expo pronto per la rete

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Tubertini/Coop: il supermkt Expo pronto per la rete

Giugno 2015. Gabriele Tubertini è il manager (direttore dei sistemi informativi) di Coop Italia che ha dovuto tradurre le idee di Carlo Ratti del Mit di Boston (trasparenza, sostenibilità, efficienza e efficacia) in un vero e proprio supermercato fisico dove le persone entrano, guardano e comprano. Come RetailWatch ha già scritto più volte questo concept (con integrazioni di Accenture e Avanade) è unico al mondo, proprio perché è un supermercato funzionante. Molte insegne stanno provando soluzioni ma tutte al riparo degli occhi indiscreti del consumatore. Proprio per questo l’esperimento di Coop ha un valore inestimabile.
 
RetailWatch ha voluto fare il punto delle esperienze prodotte con Tubertini a distanza di un mese e mezzo dall’apertura del Supermercato del futuro nel Future Food District di Expo 2015.
 
Con questa operazione il brand Coop sembra aver sollevato la testa e aumentato l’orgoglio di gruppo dopo alcuni anni di appannamento.
 
“Questa esperienza ha destato un enorme interesse in tutta la business community, sia industria sia retail. Il ritorno mediatico è andato oltre le nostre aspettative. Il supermercato dell’Expo è un laboratorio giocato proprio sulla trasparenza che da sempre è uno degli elementi del posizionamento di Coop. Il catalogo di informazioni che abbiamo realizzato e applicato nell’assortimento del supermercato di Expo è unico nel suo genere e molti operatori si stanno domandando come replicarlo all’interno della loro azienda e della loro rete”.
 
Tecnologia ma anche logistica
“La tecnologia applicata in questo concept –sottolinea con onestà intellettuale Tubertini- probabilmente è troppa. Ma si possono sviluppare nella rete di vendita fisica odierna diverse soluzioni, magari molto più semplici e meno avveniristiche, ma comunque incisive e produttive e utili nel comunicare quelle informazioni e quei valori che noi riteniamo adatte ai nostri consumatori”.
 
“I tavoli interattivi del supermercato dell’Expo possono essere applicati da subito grazie proprio al loro approccio operativo. Anche il tema del rifornimento e del replenishment dal basso è un tema che, nonostante coinvolga più funzioni aziendali può essere replicato”.
 




La collaborazione con Accenture e Avanade
Accenture e Avanade, hanno sviluppato per Coop i sistemi software che supportano l’esperienza utente dei visitatori del Supermercato del Futuro, situato all’interno del Future Food District in EXPO.
Al centro del Future Food District c’è la visione dell’architetto Carlo Ratti, insegnante presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston e direttore del MIT Senseable City Lab. In questa visione la consapevolezza alimentare è fortemente sostenuta dalla tecnologia, a supporto del consumatore.
Per il Future Food District è stato realizzato un supermercato completamente funzionante, dove l’utente può fare la spesa, scoprire la storia dei prodotti e leggerne le caratteristiche: prezzi, allergeni, ingredienti, provenienza, valori energetici, impatto ambientale, video, foto e altre descrizioni di dettaglio.
Per far sì che i 1500 prodotti presenti nel supermercato potessero raccontare le loro caratteristiche e la loro storia nel modo più fluido e naturale possibile, Accenture e Avanade hanno realizzato diverse tipologie di interazione:
– Tavoli interattivi, composti da vele e Microsoft Kinect e collocati all’interno di tutto il supermercato;
– Scaffali verticali con touch screen disposti in tutto il perimetro di ciascuno dei 3 livelli del supermercato;
– Second Screen in alcuni punti specifici del supermercato.
 
Una interazione intuitiva
Per i tavoli interattivi, Accenture e Avanade hanno sviluppato una nuova modalità di interazione, intuitiva e per questo efficace, che permette ai visitatori del supermercato di interagire con i prodotti fisici semplicemente indicandoli. Grazie ai 200 sensori Microsoft Kinect disposti nelle vele all’interno del supermercato, l’utente ha la possibilità di accedere a tutte le informazioni riguardanti i prodotti nelle filiere, semplicemente allungando la mano verso il prodotto prescelto e vivendo un’esperienza unica nel suo genere.

Gli scaffali verticali sono dotati di un’etichetta aumentata, che è possibile attivare mediante un semplice tocco. Le tecnologie alla base, Windows 8.1, le Modern App e il Kiosk Mode, rendono facile la gestione di tutti i dispositivi utilizzabili dagli utenti.
Tutti i dispositivi sono collegati a PC della famiglia NUC (Next Unit of Computing) di Intel, pensati per lavorare in piccoli spazi come quelli ricavati dietro le vele.
Il CMS dell’intero sistema è basato su Sitecore, nel quale vengono archiviati tutti i prodotti e le informazioni presenti sugli scaffali, comprese le nozioni nutrizionali e la provenienza fruibile sugli schermi di tutti i generi alimentari presenti.
Attraverso il Cloud Microsoft e nello specifico grazie a Microsoft Azure, sono stati integrati i diversi sistemi; sono state gestite le informazioni attraverso 400 mini-PC connessi in rete, monitorati e configurati automaticamente, grazie alla tecnologia Windows 8.1, ai servizi presenti su Microsoft Azure e alla suite Microsoft System Center, che sfrutta anche la tecnologia Intel V-Pro dei processori dei pc NUC.
 

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