Buon 2014 per Conad Adriatico
Giugno 2015. “Abbiamo ottenuto risultati positivi, ma non possiamo ancora dire di esserci lasciata la crisi alle spalle. I consumi continuano a diminuire, si fa economia su tutto, compreso ciò che si porta in tavola rinunciando talora anche alla qualità. La domanda interna dà qualche segno di ripresa; per questo investiremo ancora, puntando a crescere e a essere sempre più il punto di riferimento per la spesa di un numero crescente di persone”, sottolinea l’amministratore delegato e direttore generale di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando all’assemblea dei soci riunita a Pugnochiuso, in provincia di Foggia, per approvare il bilancio 2014 della cooperativa.
Nonostante le difficoltà del mercato e la forte presenza al Centro Sud Italia – dove i consumi flettono più che altrove e più marcata è la propensione a rivolgersi a format più convenienti – nel 2014 Conad Adriatico registra una performance in controtendenza rispetto all’andamento del mercato, con il giro d’affari attestato a 925,4 milioni di euro – 15,2 milioni in più del 2014 –, in crescita dell’1,7 per cento (fonte: Fatturato Rete Conad Adriatico). Risultato ottenuto con la riqualificazione della rete di vendita e un piano strategico di sviluppo, rafforzando ulteriormente la leadership nel canale supermercati.
La rete di vendita
I punti di vendita sono 372 (6 Conad Ipermercato, 4 Conad Superstore, 110 Conad, 145 Conad City, 39 Margherita Conad, 32 Todis e 36 altri canali) per 216.811 mq di superficie al servizio di 10,7 milioni di persone nelle cinque regioni italiane in cui la cooperativa è presente: Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia oltre l’Albania ed il Kosovo. Una rete che soddisfa ogni esigenza di acquisto e che è improntata all’impegno per l’italianità dei prodotti, dando in tal modo sostegno a tanti piccoli e medi produttori locali e all’economia delle tante comunità in cui Conad opera con i propri soci imprenditori. Ne trae benefici anche la produttività, tra le più alte della media del mercato (4.600 euro al mq) pur con una dimensione media del punto di vendita (600 mq) più piccola rispetto ad altre catene della moderna distribuzione.
Conad Adriatico è in crescita anche in Albania (dal 2014 è presente anche in Kosovo); attraverso una piattaforma multisettoriale completamente autonoma ubicata a Tirana è in grado di servire i 34 punti vendita per un totale di oltre 19 mila mq di superficie e un giro di affari di circa 35 milioni di euro (+17,3 per cento rispetto all’anno precedente).
Per il 2015 sono in cantiere 8 nuove aperture, che porteranno la superficie di vendita a oltre 22 mila mq e un fatturato atteso di 47 milioni di euro.
Le quote di mercato
Le famiglie hanno visto il reddito eroso dalla crisi e dalle tasse, mentre le vendite nella grande distribuzione (ipermercati, supermercati e libero servizio) hanno conosciuto una pesante contrazione, soprattutto al Sud dove il rischio povertà o esclusione sociale raggiunge il 46,2 per cento. Si parla tanto di spending review: ebbene, gli italiani hanno incominciato a farla direttamente sulla propria pelle, portando in tavola solo l’indispensabile e rinunciando talora anche alla qualità e alla tradizione.
E’ dunque significativa la crescita di Conad Adriatico che ha dimostrato, ancora una volta, una vitalità e una capacità di tenuta fuori dall’ordinario e mantiene e incrementa la leadership con la forza dei dati di bilancio con una quota di mercato che la vede leader in Abruzzo (24,5 per cento) e nel Molise (22,7 per cento); nelle Marche è attestata all’8,5 per cento, in Basilicata al 6,5 per cento e in Puglia al 6,9 per cento (fonte: GNLC – 2° semestre 2014).
L’utile netto si attesta a 2,8 milioni di euro e un patrimonio netto consolidato di 113,4 milioni di euro.
In tale scenario, Conad Adriatico ha investito nella salvaguardia del potere d’acquisto dei propri clienti con una serie di iniziative di convenienza che hanno dato risposta ai nuovi modelli di consumo e alle esigenze di una clientela che ha come obiettivo primario di risparmiare anche sulla spesa quotidiana.
Le iniziative attivate da Conad Adriatico hanno generato oltre 326,6 milioni di euro di risparmio. In modo particolare Bassi&Fissi, con cui Conad Adriatico propone ai clienti centinaia di prodotti, i più presenti nella spesa quotidiana, a prezzi convenienti fino ad agosto 2015.
Sul fronte dell’innovazione di servizio, Conad Adriatico ha in attività 1 distributore di carburanti a l’Aquila che nel 2014 ha prodotto un beneficio per gli automobilisti aquilani di 1 milione di euro, con un risparmio medio di 5 centesimi di euro al litro rispetto alla media dei prezzi praticati sulla piazza da impianti concorrenti
Le 32 parafarmacie (di cui 22 a libero servizio) hanno prodotto convenienza per i clienti per ulteriori 955 mila euro.
Si tratta di numeri ancora “esigui” per certi versi, complice il ritardo – se non lo stop – a cui vanno incontro le liberalizzazioni del mercato in materia di energia e farmaci, ma che si rivelano importanti anche per la funzione calmieratrice indotta sui prezzi praticati dalla concorrenza.
I due reparti Ottico, le Cremerie Sapori&Dintorni, i Self 24h, i servizi assicurativi e i libri di testo completano il quadro dei servizi.
“Siamo consapevoli che il “welfare” della grande distribuzione non può durare ancora a lungo. Affrontiamo la crisi tagliando ancora i nostri margini, ma sappiamo che per rilanciare i consumi, mai così in basso dal 1990 e con la spesa alimentare che è la seconda voce del bilancio familiare, è indispensabile creare le necessarie premesse per dare avvio e sostenere la ripresa del Paese. E’ un invito che rivolgiamo al governo”, annota Di Ferdinando. “Da parte nostra proseguiremo i programmi di aperture: siamo una delle poche catene che è cresciuta anche negli anni delle crisi, avendo un punto di forza nei supermercati, dove ognuno dei 273 soci Conad è attento in prima persona all’offerta, soprattutto di prodotti freschi, e alla valorizzazione del territorio”.
Il piano di sviluppo per il biennio 2015-2016 prevede 33 nuove aperture e 2 distributori carburanti.