TradeLab: nelle polarità meglio i centri città dei CCI
Aprile 2015. Il 7 maggio si terrà la Seconda edizione dell’Osservatorio Polarità Commerciali, Ecco qualche anticipazione della ricerca di TradeLab.
Anche in questa seconda edizione sono stati intervistati 3.000 individui dai 18 ai 74 anni, andando ad indagare i comportamenti e le scelte in tema di polarità commerciali, pianificate e non pianificate, fisiche e virtuali. L’analisi ha fatto riferimento alle principali categorie merceologiche: alimentari, abbigliamento esterno e intimo, calzature, profumeria e cosmesi, elettronica di consumo, telefonia e beni per la casa, con anche un focus sulla capacità attrattiva delle insegne.
Queste le principali evidenze emerse dall’analisi:
. L’utilizzo delle polarità commerciali, siano esse urbane, extra-urbane o virtuali, è in aumento. A conferma del loro ruolo di luoghi per gli acquisti, ma anche per lo svago, l’entertainment e in generale per passare il tempo libero. Lo stesso shopping assume sempre più connotazioni di leisure ed è in continuo aumento il fenomeno della multipolarità, ovvero l’utilizzo congiunto di polarità urbane, extra-urbane e internet.
. In tema di ricerca informativa sui prodotti, crescono ulteriormente i due principali strumenti utilizzati dal consumatore: il giro per negozi e internet, a sfavore delle altre fonti più tradizionali (pubblicità, passaparola ecc.) che assumono una valenza secondaria di complemento. In particolare esiste un 11,6% della popolazione che utilizza internet come principale strumento per informarsi sui prodotti.
. In termini di acquisti, il commercio urbano riesce ad assorbire la metà della share of wallet, dimostrando una miglior tenuta (a livello di sistema) rispetto alle polarità pianificate (centri commerciali, retail park e factory outlet center). Internet naturalmente cresce, attestandosi a un 3,5%, mentre si conferma il ruolo fondamentale del commercio diffuso nell’ambito del commercio urbano, che in Italia continua a rappresentare un punto di riferimento importante per gli acquisti pur a fronte di una debolezza competitiva delle singole imprese (32,3%).
. Focalizzando l’attenzione sui centri commerciali, la galleria supera in modo netto l’ancora alimentare nel ruolo di attrattore dei visitatori ed esiste già una quota vicina al 36% della popolazione che giustifica la visita al centro commerciale non per gli acquisti di beni ma per mangiare e divertirsi.
. Lo scenario omnichannel è in continua espansione, soprattutto in forza della diffusione del mobile: Il 24% degli intervistati ricerca informazioni aggiuntive sui prodotti all’interno dei punti vendita con dispositivi mobile.
Il programma del convegno:
9.30 Registrazione e welcome coffee
10.00 Inizio lavori
Coordina: Luigi Rubinelli – Retail Watch
10.00 – 10.05 Saluto
Consiglio Nazionale Centri Commerciali – Massimo Moretti
10.05 – 10.10 Benvenuto e premesse
Canali & C. – Ermanno Canali
10.10 – 10.30 Macrotendenze sul ruolo delle polarità: scenari
TradeLab – Luca Pellegrini
10.30 – 11.15 Risultati dell’analisi
TradeLab – Maddalena Borella / Massimo Viganò
11.15 – 12.15 Il punto di vista dei retailers e del commercio urbano, le opinioni di:
GS1 Italy | Indicod–Ecr – Marco Cuppini
Comune di Bergamo – Giorgio Gori
12.15 Conclusioni e saluti
Consiglio Nazionale Centri Commerciali – Massimo Moretti