Lindt: un grande brand con qualche insicurezza

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Lindt: un grande brand con qualche insicurezza

Marzo 2015. Lindt è sinonimo di qualità e raffinatezza. Fonda le sue radici in una storia antica che ha tutti gli ingredienti per supportare la premiumness e questa raffinatezza: una storia, dal 1845, un origine, la Svizzera che ha grande credibilità nella produzione del cioccolato, e un saper fare, grazie al Maitre Chocolatier, ben rappresentato da uno dei simboli di marca, appunto l’esperto con cappello bianco. La marca, poi, cavalcando tutti i nuovi trend che hanno negli ultimi anni ampliato, adultizzato e arricchito il mercato del cioccolato, ha inventato nuovi prodotti, allargato la gamma. Il tutto sempre con grande cultura di prodotto.
 
Rinnovare il linguaggio
Forse a questa marca manca un rinnovamento nel linguaggio – dgli shop al packaging – che ne mantenga i tratti proprietari di eleganza e raffinatezza ma trovi un modo più fresco e attuale di esprimerli. Infatti, da una parte ci sono le tante range di prodotto mantenute in assoluta continuità con il passato, dall’altro il lancio abbastanza recente di una linea – Hello – che vuole essere più giovane, vestita con uno stile espressivo oggi molto in voga – forse anche troppo –  ma che è del tutto lontana dai tratti proprietari del brand, dalla sua identità unica. Al di là dei risultati di vendita che immaginiamo buoni, se guardiamo a questa operazione sul lungo periodo e da una prospettiva di gestione del valore del brand, il rischio è di finire con una marca che da una parte resta ancorata a codici linguistici superati e dall’altra cerca di ammiccare al presente senza nutrire davvero la propria identità.
 
Silvia Barbieri

La media del voto è: 3
Coerenza/credibilità: 3
Novità/distinzione: 3
Rilevanza: 4
 

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