Uva-Brooklyn/NY: vino e visual a gradoni
Settembre 2014. Il vino nei supermercati e ipermercati è un importante reparto di traffico. L’assortimento in genere è ampio e relativamente profondo. Si intendono servire più target con più servizi. Da sempre è controverso il display e la comunicazione. Una sola insegna, Esselunga, divide l’enoteca del suerstore per offerta, con tre offerte distinte e tre rapporti valore prezzo differenti. Una sola insegna U2 (Unes-Finiper) divide l’assortimento per tre o quattro fasce prezzo, con una comunicazione chiara.
La presentazione, tranne in Esselunga e in qualche supermercato isolato (Unicoop Novili-Fi), vuole le bottiglie in piedi, co grave nocumento per le bottiglie di valore.
La case history che RetailWatch vuole discutere è stata osservata a Brooklyn-NY. L’insegna si chiama Uva.
Layout
L’esposizione occupa sia il perimetro sia la parte interna con isole non proprio promozionali, ma divise per paese di provenienza, ovviamente la parte del leone la fanno gli Usa.
Le attrezzature
Scompaiono, fanno vedere il vino, sono in legno. Le attrezzature formano dei gradoni, aggettanti verso il cliente, che permettono di fare una serie di esposizioni privilegiate mettendo in evidenza le bottiglie con più alto margine.
Un ruolo importante è giocato dalle informazioni, sia a scaffale, sia nel catalogo su lavagna nera all’ingresso. C’è anche un banco di degustazione.
L’atmosfera è da negozio specializzato con assortimento non molto esteso ma profondo.
Punti di forza
Location centrale, Attrezzature differenziate, Bottiglie stese
Punti di debolezza
Ergonomia
La sostenibilità di Uva, Brooklyn, New York
Impatto ambientale 2
Solidarietà 4
Legami con il territorio 4
Naturalità 4
Organic-bio 3
Artigianalità 3
Credo si tratti di un esposizione bellissima. Mi piacerebbe capire quale potrebbe essere l’investimento per un attrezzatura del genere, in ogni caso voto 10 all’idea