Whole Foods: scale prezzi su carne e ortofrutta
Ottobre 2014. Dopo aver affrontato nello scorso decennio la certificazione degli animali (e le loro parti) che WholeFoods vende (vedere la prima parte del filmato di RetailWatch), con una campagna di comunicazione dapprima incentrata sui farmers della filiera e poi sulla spiegazione della filiera e del concetto di responsaibility allargato all'ambiente e ovviamente al prodotto, ben visibile nel banco della carne, adesso WhaoleFoods affronta l'ortofrutta.
Il posizionamento di insegna
WholeFoods è una catena che vende organic, biologico; nel tradurre il concetto di responsibility all'ortofrutta (seconda parte del filmato), uno dei reparti segnaletici in qualsiasi supermercato, ha dovuto superare problemi non indifferenti perché è partito dal campo e dall'uso dei pesticidi, dei sistemi di aratura, dei conservanti, della lotta ai parassiti. Conscio di essere in un mercato di volumi sta cercando di orientare gli acquisti a una scala prezzi divisa fra Good-Best-Better, sicuro che i suoi clienti gli daranno ascolto sia sulla responsabilità sociale e di prodotto e sul gusto, fatto non indifferente. Questo, con il ciclo di vita di prodotto, è il tasto dolente (in Italia prodotti orticoli e frutta hanno un ciclo di vita brevissimo, con arrabbiature solenni da parte degli acquirenti).
Creare una scala prezzi significa alzare la posta, differenziarsi, ma aumentare le aspettative degli acquirenti. È una piccola rivoluzione.
Chi sarà il primo retailer a partire con un simile programma sull'ortofrutta?