MondoPasta: ecco la pasta 3d, sul tavolo
Settembre 2014. Armati d'ironia, sapienza e gusto il team di Subalterno 1, il curatore Stefano Maffei e sette designer italiani provano a trasformare la pasta in una nuova esperienza di processo, di prodotto e di senso. Con una ricerca dalla forte connotazione sperimentale, i designer di “Mondo Pasta” si confrontano con la tradizione e le tecniche della fabbricazione digitale, l'autoproduzione e il futuro del cibo.
Su tutti, le azioni di hackeraggio: per esempio di Massimiliano Adami che ha modificato la classica macchina per la pasta Imperia (grazie a Fablab Milano e Slow/d) per creare uno spaghetto di spessori diversi alternati, in modo da ottenere gradi di cottura differenti. E, ancora, di Francesco Bombardi + Marcello Ligabue che introducono tra le macchine per la preparazione e trasformazione della pasta nuovi immaginari legati alla fabbricazione digitale, con le conseguenti potenzialità di personalizzazione e autoproduzione: la sfoglia è tagliata con una lama che s'interfaccia a uno smartphone e diventa una fresa per la pasta, rendendo possibile tagliare qualsiasi forma. Con l'obiettivo di generare nuovi valori, Lanzavecchia e Wai modificano direttamente le fasi produttive con stampanti 3Drag hackerata.
Tecnificio (Patrizia Bolzano e Marcello Pirovano) ha pensato un tatuaggio al nero di seppia per lasagne, che combina cibo, grafica e stampa 3D. Ancora più sperimentale, la Bipasta di Brian Sironi e Giulia Tacchini offre anche proteine, mescolando la comune farina a quella di grillo. Claudio Larcher, infine, ha costruito una riflessione sugli strumenti per fare la pasta, creando tre nuovi robot che, dietro l'estetica anni 50, nascondono in realtà gli attrezzi più classici: mattarello, tagliapasta e graticola. Alessandro Stabile, infine, ha creato un kit di 6 rotelle stampate in 3D per altrettanti nuovi decori e, concentrandosi sul dettaglio, ha deciso di valorizzare il perimetro della pasta.