Differenziazione: il tallone di Achille
Settembre 2014. Alcune tavole di Nielsen rivelano il tallone di Achille di molte insegne della GD: l’omologazione e la scarsa differenziazione. Non è un fatto di poco conto: oltre al layout, agli assortimenti, alle promozioni, ai prezzi l’omologazione è un fatto scontato, neppure più le promozioni spinte riescono a distinguere una insegna dall’altra, in pochi giorni la nuova promozione è copiata, più o meno integralmente, e addio differenza.
La differenza fra supermercati e discount avviene invece su alcuni item cruciali:
. il discount appare ormai riconosciuto come campione della convenienza, mentre il supermercato si distingue per gli assortimenti e la facilità di trovare il prodotto-brand cercato (discutibile…),
. Il discount è il luogo dove fare affari interessanti (non promozioni, affari, magari nel non food), il supermercato offre una scala prezzi con le alternative del caso (prodotti a marca del distributore).
. è se l’allargamento ai prodotti salutistici e bio è riconosciuta al supermercato (che comunque non riescono a distinguersi dalle catene specializzate), il discount è eletto primo in classifica per i prezzi bassi.
Insomma se prima erano gli ipermercati ad essere accerchiati dai concorrenti GSS del non food (d'altronde le stesse GSS erano entrate con tutti gli onori nelle gallerie dei centri commerciali di proprietà degli stessi ipermercati), adesso sono i supermercati ad essere accerchiati dal discount (che arrivano a posizionarsi vicinissimi per sfruttarne i flussi di clientela).
La soluzione? Operare davvero la differenziazione.