Plassat-Carrefour: non abbassare i prezzi
Settembre 2014. George Plassat, ad di Carrefour, ha rilasciato diverse interviste nella prima dell'anno: è possibile tracciare il lavoro fatto per rendere competitivo il suo gruppo, in Francia ma anche in Italia.
Negli anni scorsi l'attenzione del gruppo si è concentrato sullo sviluppo internazionale, dimenticandosi la competizione storica nei paesi di origine, ricorda continuamente Plassat.
Ritornare al mestiere di base
La nuova gestione degli ultimi 30 mesi ha aiutato un raddrizzamento solido che sa adattarsi alla congiuntura attuale e alla coda lunga della crisi. Plassat ha lavorato in profondità per la riduzione del debito. Ma, soprattutto ha ripetuto praticamente tutti i giorni la necessità di un ritorno al mestiere di base dei punti di vendita, adattando l'assortimento e i servizi ai bisogni del cliente.
. Ha promosso la semplificazione il più possibile dei sistemi informativi, delocalizzandoli.
. Carrefour con Plassat ritorna fedele alla mission storica di essere un gruppo multicanale.
All'inizio della crisi del 2008 e alla conseguente riduzione dei consumi Carrefour ha cercato come tutti gli operatori di ridurre le singole superfici degli ipermercati ma Plassat ha capito che era una scorciatoia e le opportunità erano diverse da queste.
Ha rinunciato recentemente alla fascia discount nella scala prezzi degli ipermercati.
L'acquisizione dei discount Dia, al contrario servirà a controllare meglio il territorio dando risposte diverse alla comunità delle persone.
La guerra dei prezzi ha impoverito l'offerta e ha ridotto l'innovazione.
Per rilanciare il potere di acquisto delle persone, sottolinea Plassat, non bisogna abbassare i prezzi, ma è necessario dare reddito e lavoro alle persone. Le promozioni sono state fatte da tutta la filiera non solo dai distributori e dovranno essere riformate dall'intera filiera.