Pedroni Coop: il 2015 potrebbe andare meglio…

Data:


Pedroni Coop: il 2015 potrebbe andare meglio…

Settembre 2014. Ecco le previsioni di Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia, per il 2015:

– A dispetto degli ultimi negativi dati sui consumi, pensiamo che il 2015 possa essere l'anno dell'inversione di questo trend molto negativo
– Questo a patto che si operi per il sostegno alla domanda interna con provvedimenti a favore delle classi più deboli, con investimenti strutturali, con politiche di riattivazione del credito alle imprese. E' prioritario contrastare le spinte deflazionistiche.
– Riteniamo necessario nel medio periodo, riprendere una politica di riforme, a partire dalle liberalizzazioni e dai provvedimenti antimonopolistici che generino ricadute positive sul potere di acquisto delle famiglie (farmaci, energia, servizi finanziari).
– In prospettiva, il tema più importante per il nostro paese è lo spread generazionale. Il 2014 è stato l'anno con il minor numero di nascite in Italia. Senza figli non c'è ripresa delle aspettative, non c'è incremento dei consumi, non c'è futuro. Nel programma dei mille giorni è fondamentale una politica di sostegno alle nuove famiglie e alla natalità: è questo lo shock di cui avremmo bisogno.

Il settore distributivo è sottoposto ad una forte pressione, derivante dalla riduzione dei consumi e dall'accresciuta concorrenza. In Italia il settore mostra ancora una bassa concentrazione rispetto ai principali paesi europei; sarà inevitabile una maggiore concentrazione nei prossimi anni, con crescita dell'efficienza e della dimensione media dei principali operatori
– Come COOP, lavoriamo a importanti cambiamenti spostando almeno 5 punti dalle promozioni allo scaffale e introducendo in modo massiccio lo “scegli tu";
– semplificando i rapporti con l'industria le condizioni contrattuali e riducendo significativamente le poste condizionate (verso un 20% europeo);
– progettando una forte evoluzione del prodotto a Marca Del Distributore con l'obiettivo di superare rapidamente la quota del 30%

– E' una strategia con al centro la convenienza, dovere primario di Coop, ma sempre associata a sicurezza e qualità per i consumatori
– Per Coop il 2014 è un anno di preparazione e in parte di anticipazione di questa importante svolta che crediamo farà bene non solo Coop ma a tutto il settore.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.