Amazon fresh: campione di marginalità nel fresco?
Gennaio 2014. Wall Strett Journal ha pubblicato recentemente un interessante articolo sullo sviluppo del business di Amazon, gruppo che sta diversificando le sue attività commerciali fino ad abbracciare anche l’alimentare e in particolar modo l’ortofrutta. In questo segmento di mercato ha fatto esperienze significative di distribuzione a Seattle (Whashingon) e Los Angeles (California) vendendo on line e consegnando fisicamente a casa dei clienti con il brand Amazon Fresh.
Secondo il WSJ la sua struttura di margine operativo è nettamente superiore a quella dei competitor:
Amazon Fresh 13%
WholeFoodsMarket 8,9%
TheFreshMarket 7,1%
Kroger 3,0%
Costco 2,9%
Safeway 2,2%
Come si vede la forchetta dal primo competitor è notevole. Il margine lordo nell’alimentare Usa è di circa il 29%. L’ordine medio del cliente varia da 120 a 150$ a seconda della zona. Il costo di distribuzione non deve superare i 9$.
A Los Angeles, dove è operativo da settembre 2013, ha lanciato Amazon’s Prime Membership e una tessera annuale di 300$, per l’ordine sopra i 79$ le consegne sono gratuite.
Il settore è noto per concedere profitti risicati, anzi, negli anni molti attori hanno dichiarato bancarotta. È un ingresso da osservate con attenzione perché questo mercato, come la business community sa bene, si basa sui volumi. Quante membership venderà nel 2014 Amazon’s Fresh.