Eataly-MilanoSmeraldo: un simbolo di Farinetti

Data:


Eataly-MilanoSmeraldo: un simbolo di Farinetti

Marzo 2014. Il 18 marzo (onomastico delle 5 giornate di Milano, una data non casuale) apre a Milano Eataly nell’ex teatro Smeraldo. Lo commenteremo ampiamente settimana prossima. A Milano è attivo un altro Eataly, da Coin-P.zza V Giornate, al livello -1, location non adatta al format, ai margini del reparto casa. È servita per far conoscere il brand a decine di migliaia di consumatori metropolitan. Coin adesso ha la sua insegna di ristorazione e mercato, Eat’s, difficile che rinnovi l’accordo con Eataly alla scadenza.
Alcune riflessioni sull’ex Smeraldo. Non sarà grande come Roma (17.000 mq), non sarà il recordstore (New York, 100 mio di $) ma ha diversi elementi interessanti.

La location
Piazza XXV aprile è adiacente a corso Como e alla Stazione Garibaldi, quartiere in profonda trasformazione con un up grading vertiginoso di prezzi e di offerta. C’è molta residenza e molti nuovi uffici (fra i quali UniCredit, 2.500 persone). A trecento metri sorgerà la nuova sede del Gruppo Feltrinelli. Ha aperto un nuovo Esselunga e altri negozi saranno inaugurati. Insieme ad altri locali farà diventare questa zona una gigantesca food court non organizzata e unirà il fashion (10CorsoComo è a due passi).

Tre livelli, due scale prezzi
Lo store sarà composto da tre livelli di ristorazione di qualità. Vi saranno aule studio e laboratori con corsi di cucina (fa parte del business model), un piano low cost, e un piano di alta qualità del gusto, per un totale di 3.500 metri quadrati di sapore. Le previsioni parlano per Eataly Milano di circa 3 mila clienti al giorno, per un fatturato di 30 milioni (forse più) di euro l’anno.
È stata anche prevista l’assunzione di 300 persone, che potrebbero addirittura diventare 500 se le previsioni di vendita saranno rispettate.
L’immobile è in affitto. L’investimento (stima RetailWatch) dovrebbe essere stato di 10 mio di euro.

La musica come tema conduttore
A quell che risulta a RetailWatch avrà una direzione artistica che studierà una programmazione fra i generi musicali, dal pop al rock alla lirica, e ospiterà recital, reading, cabaret, teatro, danza, incontri e spettacoli di arte varia. Proprio come è stato lo Smeraldo nel passato. E Eataly conferma in questo mod oil posionamento di localismo che si è data: oltre ai prodotti, la storia del luogo, come è già stato all’Ambasciatori di Bologna dove il confine fra libri e cibo è davvero sottile.

Verso la quotazione in borsa

Intanto è scattata oltre l’operazione sviluppo (Usa ma non solo) anche l’operazione Borsa con l’ingresso della Tamburi investments partner (tramite la newco ClubItaly) con il 20% nella Eatinvest, la cassaforte di famiglia Farinetti, che scende al 60%. L’altro socio con il restante 20% è Luca Baffigo Filangeri. La Eatainvest ha partecipazioni di minoranza e maggioranza in diverse società di produzione e distribuzione, nonchè di catene di vendita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.