Barilla: nuovi prodotti, più focus sui canali

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Barilla: nuovi prodotti, più focus sui canali

Giugno 2014. "Per noi è stato un anno buono nel contesto di una congiuntura ancora difficile con il largo consumo che soffre. La strategia passa attraverso una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti. L’abbiamo riassunta con le parole ‘Buono per te, buono per il Pianeta’: vogliamo promuovere corrette abitudini alimentari, riducendo il nostro impatto ambientale". Guido Barilla commenta l’anno 2013

I volumi della pasta sono tornati a crescere del 4% e sono pari a 1,73 milioni di tonnellate e il fatturato, pari a 3,5 miliardi di euro, registra una crescita operativa del 2,5%. L’indebitamento netto a 347 milioni di euro permette all’azienda, come spiegato dall’ad, Claudio Colzani di "guardare al futuro con una certa solidità finanziaria" e la previsione per il 2014 è di un’ulteriore diminuzione (nel 2012 era di 574 milioni).

L’utile netto in rialzo da 60,22 a 109,09 milioni di euro, grazie anche al minor impatto della svalutazione per la completata cessione della tedesca Lieken avvenuta nel maggio 2013. Il margine operativo lordo è salito dell’11% a 407 milioni. In crescita del 4% anche i volumi di pasta prodotti. Confermate le stime di raddoppiare il fatturato del 2012 (3 miliardi di euro) al 2020.

Claudio Colzani, ad del gruppo, annuncia il ritorno nel Regno Unito con un "posizionamento medio alto" per orientare il consumatore ad un acquisto "consapevole ed educato, e ridare valore ai lineari di vendita delle catene inglesi".


L’andamento del mercato italiano
In Italia il mercato ha segnato più 1% a volumi, resto d’Europa più 5% nelle America più 9% con Brasile raddoppio di fatturato. Il peso dell’Italia resta del 45%". La strategia di espansione prevede una crescita importante in Sud America e in Asia.

A livello finanziario l’azienda può guardare al futuro con "una certa solidità finanziaria, indebitamento è sotto l’1% e siamo orgogliosi di questo. Abbiamo fieno in cascina". Obiettivo resta raddoppiare il business nel 2020 quindi a 5% in più di volume all’anno senza contare eventuali acquisizioni. E a settembre la pasta per il mercato cinese che adatta alla preparazione per il wok in modo da semplificare il processo di preparazione.


In atto il lancio di Focaccelle

In Italia ottimi riscontri del nuovo prodotto Focaccelle che non diventano dure e mantengono morbidezza per 54 giorni. Il prodotto è frutto di un lavoro andato avanti per più di due anni: "Investimento in tecnologia fatto in uno stabilimento del Sud Italia". Poi c’è coltivazione di grano aureo ricco di proteina coltivato nel Sud Italia.

Anche se il mercato è in calo, Barilla continua a investire nel Paese: dopo l’apertura a Rubbiano di Solignano dello stabilimento sughi nel 2012, l’azienda ha inaugurato un magazzino automatizzato con un’azienda italiana, nel 2013, e ha da poco iniziato a costruire sili di stoccaggio grano con una connessione ferroviaria, dimezzando il trasporto via gomma del grano in arrivo a Parma, dove si trova il più grande stabilimento di pasta al mondo. Colzani stima una riduzione di 3500 tir dalla strada e 1400 tonnellate di Co2 ridotte in un anno grazie al collegamento ferroviario legato al quartiere generale di Pedrignano.

Un risparmio del 27% di emissioni di Co2 nelle fabbriche Barilla, nel 2013 e rispetto ai dati del quinquennio precedente, e del 25% sul consumo totale d’acqua degli stabilimenti. Sono due dei dati contenuti nel bilancio di sostenibilità presentato dal gruppo insieme a quello economico.
L’obiettivo è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di Co2 sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito.
"In un momento di crisi non abbiamo dimenticato la qualità e nel 2014 il trend di fatturato nei primi 5 mesi ci dice che nel mondo stiamo crescendo in volumi e fatturato. In Italia è più difficile perché la crisi economica non la vediamo ancora terminata" sottolinea Colzani.
“Per quanto riguarda le vendite on line, aggiunge Colzani, sia chiaro che non vogliamo sostituire i distributori della GD che sono nostri ottimi clienti”.

Sul piano delle attività di marketing nel 2013 Barilla ha investito 300 mln di euro, più 1% sul 2012.
 

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