Siete pronti per ridurre le promo e fare EDLP?
Maggio 2014. L’ultimo sondaggio lanciato da RetailWatch non lascia dubbi: gli operatori del largo consumo pensano che la pressione promozionale abbia raggiunto il livello più elevato e si debba ritornare indietro a un sistema più equilibrato. Anzi, la maggior parte pensa che si possa andare verso l’every day low price. Certo, con gradualità, nel tempo, ma la strada da percorrere è proprio quest’ultima. Certamente le insegne della Gd devono fare i conti con l’attuale sistema di contribuzione e il suo peso sul conto economico e, forse, vista la flessione delle vendite bisognerebbe chiedere più contributi ai fornitori, ma la maggior parte dei rispondenti non ha dubbi: basta promozioni, torniamo al prezzo stabile tutto l’anno.
In Gran Bretagna la Camera dei Lord ha richiesto di bloccare le offerte nei supermercati, nei superstore e nelle strutture di vicinato per ridurre gli sprechi e il quantitativo di rifiuti prodotti. In Europa ogni anno gli sprechi alimentari equivalgono a circa 90 milioni tonnellate di cibo. RetailWatch è contrario a un provvedimento legislativo in simili materie. Il caso inglese sembra più di principio che un caso operativo.
Tuttavia la proposta inglese arriva in concomitanza con la pubblicazione del rapporto europeo sulla prevenzione degli sprechi alimentari “Counting the Cost of Food Waste: EU Food Waste Prevention”. Gli sprechi rappresentano una vera e propria perdita di risorse economiche ed ambientali.
Nel solo Regno Unito ogni anno vengono sprecate 15 milioni di tonnellate di alimenti, che equivalgono ad una perdita economica di circa 5 miliardi.
Gli sforzi per ridurre gli sprechi sono frammentari in tutta Europa. La Camera dei Lord chiede alla Commissione Europea di stabilire un piano quinquennale, entro 6 mesi a partire dal prossimo novembre. Il rapporto si rivolge direttamente ai supermercati e ai maggiori punti vendita della GD nel Regno Unito. La richiesta è di intervenire in modo tempestivo per limitare gli sprechi, sia degli agricoltori sia dei consumatori.
In particolare, i supermercati dovrebbero rinunciare alle offerte dei prodotti alimentari che possono comportare maggiori sprechi a livello domestico. Il riferimento è alle offerte in quantità, tipo il 3×2.
Ma il blocco del ricorso alle offerte da parte della distribuzione, quand'anche il "temuto" 3×2 o affini, ora decide pure le sorti della crescita di sprechi e rifiuti ? Non è un rimedio eccessivamente invasivo ? Sprechi e rifiuti derivano da comportamenti umani, individuali, attinenti la sfera dell'intelligenza, del costume e della civiltà… occorre agire sulle persone, non sul mercato!
La camera dei Lord non ha niente di più utile di cui occuparsi ??