Altre aziende si avvicendano in Pernigotti

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Gennaio 2019. Sarà firmato il 5 febbraio l’accordo sulla Cig per cessazione in Pernigotti. La decisione, come apprende Radiocor, è maturata al tavolo sul futuro dell’azienda che si è chiuso pochi minuti fa al ministero del Lavoro e a cui hanno partecipato Governo, azienda, sindacati, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni regionali piemontesi. Si è deciso quindi – come richiesto dall’advisor Sernet e dal Governo – di concedere più tempo allo stesso consulente, per la valutazione delle manifestazioni di interesse

Altre aziende manifestano interesse

Oltre a quelle di Sperlari e di un fondo indiano, altre manifestazioni di interesse per la Pernigotti sono arrivate – secondo le indiscrezioni raccolte da Radiocor – dalla Laica di Novara e da alcune realta’ locali interessate ai macchinari, come la Suissa. Cinque milioni di cioccolatini prodotti ogni giorno, 350 tipologie prodotte, da 250 addetti alla produzione, in 18mila metri quadrati. E’ il profilo di Laica, l’azienda di Arona (Novara), attiva nella produzione e vendita di praline e altri prodotti di cioccolato (non a caso l’acronimo sta per Lavorazione italiana cioccolato e affini), che ha presentato una manifestazione di interesse per Pernigotti. Fondata nel 1946 da Lino Saini, l’azienda (che originariamente si chiamava Sant’Alberto), dal 1995 è guidata dalla seconda generazione, rappresentata da Andrea Saini (presidente e ad), Lucia Saini (ad e responsabile di produzione) e Fabio (ad e responsabile engineering e innovazione tecnologica), tutti classe 1970. Oltre che ai tre ad, la proprietà fa capo a Elvira Massano e, con quote minori, a Silvia, Marco e Paola Saini. Nel 2017 l’azienda ha messo a segno un fatturato di 47,9 milioni, in crescita rispetto al 2016, con un utile di poco superiore al milione.  Ovetti, praline e tavolette al latte, fondente, alla nocciola, al caffè: è il core business di La Suissa, la seconda azienda piemontese interessata a Pernigotti. L’azienda di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, fa capo a un fondo Ubi, è attiva dal 1981 e nel 2017 ha messo a segno un fatturato di 14,8 milioni.

Secondo indiscrezioni, sarebbe interessata ai macchinari delle multinazionale di Novi ligure. Il suo presidente è Giancarlo Piella.

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