Anche lo sciolto nell’ortofrutta ha il codice
Maggio 2015. Una importante novità per la codifica dei prodotti freschi, e per l’ortofrutta in particolare, è data dal GS1 DataBar, il nuovo nato del sistema di identificazione standard GS1. Si tratta di un codice a barre GS1 di dimensioni più piccole, sempre leggibile alle casse dei punti vendita, che permette di inserire nello stesso simbolo molte più informazioni.
Vedere l’intervista qui sopra a Emanuela Casalini, barcode specialist di Gs1
Grazie alle sue peculiarità, può essere applicato sui prodotti più difficili da “marcare”, come quelli più piccoli, oppure gli alimentari freschi a peso variabile e gli articoli che richiedono la stampa di informazioni supplementari. Infatti, oltre al codice identificativo del prodotto, il GS1 DataBar è in grado di registrare e quindi fornire informazioni aggiuntive, come il numero di lotto, il peso netto, il prezzo, ecc.
Il GS1 DataBar rappresenta la soluzione ottimale per la codifica dei prodotti a peso variabile anche perchè permette di gestire alle casse dei punti vendita divese applicazioni non implementabili con l’utilizzo dei normali codici a barre GS1, con rilevanti benefici per i retailer e per i consumatori. Vediamo come.
Sconti alle casse per il fine ciclo di vita
Le informazioni relative a lotto e data di scadenza, nel momento in cui vengono rilevate dalla scansione del GS1 DataBar, possono impedire la vendita di prodotti scaduti o appartenenti a lotti sottoposti a richiamo.
La data di scadenza, una volta rilevata alla cassa del supermercato consente al retailer di applicare sconti automatici sui prodotti proprio sulla base della data di scadenza, con esiti importanti in termini di risparmio per i consumatori ma anche di riduzione degli sprechi alimentari nella filiera (meno cibo buttato perché scaduto), su questo sono attive politiche commerciali in alcune catene koreane e irlandesi.
Da non sottovalutare, infine, che la raccolta automatica di questi dati potrà fornire una grande quantità di informazioni relative alle abitudini e ai comportamenti di acquisto dei consumatori, permettendo ai retailer di migliorare le proprie politiche di riordino e di sconto.