Anuga 2011: Analisi sulla fiera food più grande del mondo

Data:

Video da YouTube di koelnmessetrailer

Anuga 2011: Analisi sulla fiera food più grande del mondo

Ottobre 2011 – Sabato scorso ha preso il via Anuga 2011, la più grande fiera alimentare per il retail, food service e catering che ogni due anni si tiene all’interno del famoso centro espositivo Koelnmesse di Colonia in Germania. Quest’anno l’Italia è il paese partner della manifestazione con 1.057 espositori su 6.500 presenti.

I nove “trend topics” ovvero gli argomenti chiave su cui si basa la fiera quest’anno sono i seguenti:

1- Prodotti gastronomici (fine foods) e specialità regionali
2- Prodotti Halal
3- Prodotti biologici
4- Prodotti vegetariani
5- Cibi funzionali e salutari
6- Prodotti Kosher
7- Finger food
8- Private labels
9- Ingredienti

Analisi della fiera
RetailWatch ha visitato per voi Anuga 2011 e dopo una attenta analisi dell’offerta dei vari padiglioni sono emersi alcuni spunti degni di riflessione.

No perditempo:
La fiera si caratterizza per una grande affluenza di pubblico di settore specializzato, operatori BtoB e pochissimi “perditempo” o curiosi. Il fenomeno così presente nelle fiere italiane (Cibus, TuttoFood e soprattutto Sigep) di gruppi di persone che “fanno la spesa” all’interno della fiera è totalmente assente.
Tra gli espositori sono presenti molti buyers, distributori e importatori, soprattutto tedeschi, i quali rendono questa fiera assolutamente unica.

I 5 continenti:
Anuga è una fiera realmente globale e sono presenti tutti gli stati del mondo. Dopo l’Italia, la più rappresentata quest’anno con 1057 espositori su 6500 totali troviamo moltissimi produttori greci, spagnoli e cinesi (400 circa).

Grandi marche = grandi spazi:
Facendo un giro per i vari padiglioni notiamo che le grande aziende multinazionali e globali occupano spazi davvero rilevanti con stand giganteschi che comprendono il bar e spesso un ristorante. I medio-piccoli produttori nazionali invece spesso e volentieri sono posti in posizioni meno favorevoli, di lato e con stand molto piccoli.

Italia divisa:
Come abbiamo detto più volte, l’Italia è il paese partner di Anuga 2011 ma girando per la fiera notiamo che ogni regione ha un proprio spazio e al suo interno diversi stand dei produttori regionali. Questo aspetto mette in mostra a tutto il mondo la vasta offerta di prodotti di eccellenza che la nostra nazione è in grado di proporre ma testimonia anche la frammentazione del tessuto industriale. Alcune nazioni come la Turchia o la Grecia invece hanno grandi stand che raggruppano tante piccole aziende nazionali, ma senza divisioni regionali o comunque territoriali.
A Voi lettori la scelta di giudicare quale dei due modelli sia migliore ma sicuramente moltissimi visitatori dell’Anuga non conoscono la differenza tra Campania o Veneto, o tra Lombardia e Toscana.

Layout ben studiato:
Come già detto, è la fiera dell’alimentare più grande del mondo e si nota solo all’interno: ci sono 11 padiglioni, ognuno diviso in due piani.
Dall’esterno sembra avere le dimensioni delle “nostre” Cibus o TuttoFood, ma con servizi funzionanti e soprattutto le uscite della metropolitana davanti ad ogni entrata.

Ma i trends sono reali o solo sulla carta?
Nonostante tutti parlino di trends nel settore alimentare vicini ai functional and healthy foods e ai prodotti dietetici con poche calorie, abbiamo notato una netta maggioranza di produttori di muffins, donuts, croissants e prodotti non di certo famosi per essere magri e leggeri. I padiglioni 2.2  e 3.2, ovvero quelli legati al mondo del bakery, risultano almeno 10 volte più affollati rispetto a quelli del mondo biologico. Anche i due padiglioni dei cibi surgelati presentato una netta maggioranza di produttori, soprattutto belga, norvegesi, inglesi e olandesi, di prodotti dolciari (dai muffins alle paste con crema, dai croissants ai waffels). Sono presenti anche molte aziende che producono pane, ovviamente non semplice ma arricchito.
Bisogna chiedersi quindi se le varie mode alimentari di cui tutti parlano siano davvero reali oppure se i numeri diano ancora ragione ai cosiddetti “fancy foods”.

I numeri di Anuga:
Con oltre 6,500 espositori, circa 150 000 visitatori professionali e quasi 300.000 m2 di idee e innovazioni, Anuga è la più grande fiera alimentare del mondo, fondamentale anche per capire i trends più importanti nel settore.

Punti di forza:
Molteplici opportunità di business, grande visibilità mondiale, aziende da tutti i continenti, ottima organizzazione settoriale dei padiglioni

Punti di debolezza:
Presenza italiana troppo frammentata, troppi stand regionali e non unitari come gli altri stati; code all’ingresso

Articolo precedente
Articolo successivo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.