Askoll: bici elettrica e city car nel pdv di Milano

Data:


Askoll: bici elettrica e city car nel pdv di Milano

Ottobre 2015. Askoll, primo produttore e distributore italiano di una gamma di veicoli elettrici per la mobilità sostenibile, ha inaugurato il suo primo store monomarca nel capoluogo lombardo.
Nel negozio di Via Pietro Colletta 31 (location un pò defilata, ma con altri negozi di moto e accessori) sono acquistabili esclusivamente i mezzi elettrici made in Italy lanciati sul mercato: la bicicletta a pedalata assistita (eB1) e lo scooter elettrico (eS1) targati Askoll che hanno l’obiettivo di rendere la mobilità urbana più sostenibile, accessibile e conveniente, con benefici sia per i cittadini sia per la salvaguardia dell’ambiente.

In arrivo la city car elettrica
Entro il 2017 è prevista anche l’introduzione sul mercato della city car elettrica, che raggiungerà una velocità massima di 80 km/h e percorrerà 100 km con un solo ciclo di ricarica. Al momento i costi per le ricariche vanno da soli 0,05 euro per la bicicletta a soli 0,30 euro per il motorino (sempre per ogni 100 km), a cui si aggiungono per quest’ultimo i risparmi derivati dal dimezzamento dei costi dell’assicurazione e dalle spese di manutenzione quasi inesistenti. Inoltre la silenziosità dello scooter oggi e della citycar domani contribuiscono ad abbassare l’inquinamento acustico, tipico delle città congestionate dal traffico.
I veicoli elettrici Askoll – 1.290 euro per la bicicletta e 2.690 euro per lo scooter – saranno i mezzi prediletti di quanti amano la propria città, uno stile di vita dinamico e l’autonomia di spostamento a un costo annuale veramente irrisorio: per la bicicletta meno di 2 euro per un uso medio al giorno di 10 km, per lo scooter circa 15 euro per 20 km giornalieri**. Sulla base dei regolamenti comunali la bici e lo scooter elettrico consentono, inoltre, di girare tranquillamente nell’Area C.
“La bicicletta e lo scooter di Askoll rappresentano una novità assoluta nel mercato della mobilità eco-friendly – racconta Elio Marioni, Presidente del Gruppo – per non parlare della rivoluzione che porterà la nostra city car elettrica. Muoversi in città in modo ecosostenibile non sarà più soltanto una scelta responsabile, ma diventerà finalmente una decisione conveniente. I progressi fatti nella mobilità elettrica consentiranno alle persone di spostarsi a costi fino a ieri impensabili. Siamo convinti che queste innovazioni possano influenzare le abitudini di movimento presenti e future. Il dieselgate ha mostrato i limiti di una parte rilevante dell’attuale mercato dell’auto che ha tradito la fiducia dei consumatori. Credo che la crisi attuale accelererà la crescita dell’elettrico, unica vera tecnologia pulita e conveniente”.
 
La rete di vendita
Dopo la ricerca triennale che ha portato alla creazione dei primi mezzi elettrici made in Italy, Askoll oggi può contare 14 store inaugurati a: Vicenza, Verona, Padova, Bergamo, Boves (Cuneo) – all’interno di “Un Mondo di Fiori”, Mercenasco (Torino) – all’interno del Peraga Garden Center, Mantova, Catania, Pisa, Lucca, Firenze, Bologna, Roma e Milano; seguiranno nei prossimi mesi aperture a Lecce e in altre città della penisola.
Il negozio diretto di Milano subentra a un precedente pdv di Harley Davidson. Atmosfera semplice e pulita, forse manca una comunicazione scritta soprattutto per raccontare la storia e il passaggio dalla produzione di motori delle lavatrici alle bicilette elettriche alla prossima city car elettrica.
 
Da sottolineare che questa azienda, italiana, al 90% assembla parti prodotte in Italia. Una case history di tutto rispetto.

 

1 commento

  1. Sono contento e orgoglioso che una Ditta veneta riesca a produrre un ‘ auto elettrica con la propria tecnologia. Aspettiamo l ‘ evento e probabilmente l ‘ acquisto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.