Gennaio 2018. Lo spazio costa e va usato con parsimonia. Così in questo Auchan di Torino G.Cesare ecco uno spazio verticale diviso in due: sotto l’enoteca , sopra il ristorante.
L’enoteca
Auchan ha una tradizione da vendere come selezionatore soprattutto nelle foire à vin ( se ci è consentito un pochino appannata recentemente, con la crisi generale dell’ipermercato come formula), ma rimane intatta guardando questo progetto e l’architettura con la quale il reparto dei vini è stato costruito. Grazie all’altana sovrastante è stato possibile creare una atmosfera e un ambiente più vicino alla cantina che al tipico reparto dei lineari dei vini. Il nero e il marrone scuro ovviamente la fanno da padrona. Interessante il banco di assaggio per le manifestazioni ma anche per il consumo quotidiano fornito da uno spillatore con 16 bottiglie sotto ozono per una maggior conservazione del vino nel tempo, con un dosatore sempre perfetto con calici da 2 a 9 euro. A fianco un passavivande per trasportare al di sopra i vini in mescita o le bottiglie richieste.
Interessante l’uso della comunicazione e le segnalazioni prodotte per segmentare l’assortimento, anche se i vini piemontesi giocano una parte di rilievo. I vini più pregiati sono esposti nelle isole al centro dello spazio e reclinati.
Il ristorante sovrastante
Questo è solo uno degli spazi dell’ipermercato dove si possono consumare prodotti fatti in loco. Ha una doppia scala di accesso e il cliente può lasciare il carrello per ordinare i piatti preferiti e i vini desiderati. I posti sedere, di diverse dimensioni, sono circa 60. Un totem permette di vedere le prenotazioni dei reparti a servizio sottostanti e quindi avvisa il cliente quando il suo numero si avvicina.