Avete mai pensato al problema dell’igiene dei carrelli e dei cestini?
Aprile 2017. Per esperienza della nostra mistery shopper, il retailer che tiene più puliti i carrelli e i cestini della spesa è Esselunga. Quello della pulizia di queste attrezzature è un problema annoso. Il cliente mette la moneta per sbloccare il carrello, o prende liberamente il cestino, e trova all’interno volantini sgualciti, guanti dell’ortofrutta, scontrini di mesi prima, e altro ancora…
Probabilmente all’Esselunga devono aver dettato linee guida per risolvere questo problema; poi puoi trovare un cestino sporco, ma ci sta, nel volume del parco esistente di carrelli e cestini; ci sta.
L’igiene della maniglie
In questa analisi vorremmo però parlare di igiene vera e propria, di cestini e carrelli, manipolati settimanalmente da migliaia e migliaia di persone. Le maniglie sono un concentrato di microbi impressionante: impossibile fare la spesa con i guanti, in tutti i reparti, sono relegati alla sola ortofrutta. Se un cliente ha la fobia dell’igiene probabilmente al supermercato non dovrebbe andare o dovrebbe recarsi munito di guanti propri. Battute a parte il problema dell’igiene c’è.
La soluzione
La deontologia dei giornalisti vieta di fare pubblicità. Purtroppo questa volta deroghiamo perché l’unica soluzione a risolvere questo annoso, e nascosto problema, l’abbiamo vista applicata da un solo, unico produttore, nascosto in un angolo del padiglione 15 dell’Euroshop di Dusseldorf.
Lo potete rintraccia o guardando il filmato di RetailWatch qui sopra o andando al sito trolleywash.com. E’ di fatto un tunnel, simile a quello in uso per lavare le automobili, ma al posto delle auto, entrano e escono i carrelli.
È un investimento costoso? Che sia un costo in più è fuori discussione, ma siamo nell’epoca della credibilità e della reputazione e della sostenibilità a 360° e l’igiene fa parte della reputazione. Prima o poi. Volenti o nolenti, bisogna affrontare il problema e cercare la soluzione.