Settembre 2020. La responsabilità verso l’ambiente e verso le persone che frequentano il supermercato ha molte strade, alcune inusuali, ma tutte portano e guardano alla sostenibilità, una parola chiave che il #covid ha restituito nella sua intierezza.
L’apicultore Beppe Manno si sta dando da fare con le api sui tetti, ma la burocrazia intralcia con varie disposizioni questi sforzi.
UniCoopFi ha scelto un’altra strada. Ha aperto un laboratorio di sostenibilità e di difesa dell’aria buona nel supermercato di Novoli, a due passi dalle residenze universitarie nonché dell’orribile tribunale.
È partita da alcuni presupposti:
- L’aria più inquinata è quella negli ambienti in cui viviamo,
- La ventilazione meccanica non è sufficiente al ricambio dell’aria,
La soluzione risiede nella Fabbrica dell’Aria in collaborazione con Pnat, una serra indoor, nel supermercato composta da piante particolarmente adatte a depurare l’aria in ambienti interni, integrando la ventilazione meccanica.
La Fabbrica dell’Aria è di u metro cubo e basta per depurare un appartamento di 200 mq, con una riduzione degli ossidi di azoto, composti organici e polveri sottili del 97%. Una piccola foresta nel supermercato.
L’ideazione è dello scienziato dell’ambiente, neurobiologo vegetale, Stefano Mancuso che con i suoi esperti ha curato la realizzazione. È un esperimento, è chiaro, ma pensate un po’ se ogni supermercato si dotasse di una simile struttura o più di una per sanificare l’aria a favore di dipendenti e clienti. Il cubo è stato duplicato anche a lato della pescheria.
È una strada che ha un costo, certamente, ma che differenzierebbe qualsiasi locale concorrente.
Un passo in più verso la sostenibilità. Quella vera.