Luglio 2020. Gli istituti di ricerca, i consulenti di IDM e GDO, si stanno interrogando sul futuro delle promozioni sia in generale, sia nei diversi canali di vendita, discount compreso. Qualche giornale ha anche allestito un sondaggio con domande filoguidate.
RetailWatch in questi mesi ha affrontato diverse volte il tema del prezzo e delle promozioni. Qui sotto troverete anche alcuni sondaggi con le risposte votate dai lettori.
Il #coronavirus e il conseguente lockdown hanno costretto le persone a cambiare il modo e il paniere di fare la spesa, nei primi giorni il carrello della spesa era per lo più costituito da prodotti di base. Negli ultimi tempi l’acquisto delle persone si è parzialmente riequilibrato. I primi prezzi sono diventati centrali, il fresco a servizio un po’ meno, le promozioni, almeno per il momento sono le stesse del pre-coronavirus. Il problema per chi studia questi fenomeni è che deve fare i conti con un consumatore che ha cambiato atteggiamento e che sembra polarizzato nei suoi acquisti fra primi prezzi e prodotti premium, in un panorama assortimentale tutt’altro che cambiato, ma d’altronde, almeno per quest’ultimo punto non poteva che andare in questo modo.
I rispondenti ai nostri sondaggi (va sottolienato che RetailWatch è un sito B2B), visti singolarmente e insieme ad altri sembrano suggerire una nuova strada, quella dell’Everydaylowprice. Alcune aziende, poche, l’hanno intrapresa da diverso tempo, altre trattano l’everydaylowprice come un momento a termine, formulando panieri e prezzi bassi per la bisogna.
Questo sondaggio si esprime con convinzione per prendere la strada dell’Edlp.
Quest’altro esplorava la possibilità di fare prezzi e promozioni personalizzate per target o addirittura per singolo individuo, ma nel frattempo, con l’avvento dell’e.commerce e la necessità di far convergere nello stesso punto on e off line, ha complicato non poco le cose.
Qui i rispondenti sembrano avere le idee chiare: EDLP for ever.
In questo sondaggio suggerivamo, senza citarlo, di intraprendere la strada percorsa da Trader Joe’s (di proprietà di Aldi): prodotti unici, venduti solo nei suoi punti di vendita a un prezzo fisso. Una strada suggestiva che, sulla carta, sembra proprio interessare i lettori di Retail Watch.
Per trasparenza dobbiamo dire che i sondaggi sono stati fatti prima del #coronavirus. Come dicevamo all’inizio tutti i retailer e l’Industria di marca stanno studiando con attenzione i dati di vendita dei diversi canali commerciali. Lo studio durerà a lungo, immaginiamo, perché la costrizione del lockdown ha inciso davvero in profondità nelle abitudini di spesa.
Nel frattempo si sentono i primi scricchiolii nei conti economici dei retailer, nonostante i buoni incassi dei mesi scorsi.
La domanda è questa: non sarebbe meglio approfittare del cambiamento in atto per anticipare il futuro e cambiare, almeno in parte, gli assortimenti e la politica di prezzo fin qui adottata?
La Treccani dice che l’Unicum è: Avvenimento, fenomeno che si verifica una sola volta, del tutto eccezionale e irripetibile.