Barilla investe sul futuro, sulla sostenibilità, sulla sicurezza e sui nuovi trend di consumo

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Luglio 2020. Fatturato in crescita nel 2019 (+3%) e reazione all’emergenza Covid-19. Rapporto di sostenibilità 2020 Buono per Te, Buono per il Pianeta: verso il 100% della riciclabilità delle confezioni e la parità salariale di genere

Barilla ha chiuso il 2019 con un fatturato da 3,62 miliardi di euro (+3% rispetto all’anno precedente) e dopo aver affrontato la grave discontinuità causata dall’emergenza con “consapevolezza e determinazione, così da garantire massima sicurezza delle proprie persone e piena continuità operativa in tutte le geografie del Gruppo”, guarda al futuro con un piano di investimenti da un miliardo nei prossimi cinque anni in  Italia.

In questo momento storico di grande incertezza “diventa ancor più importante reagire con tempestività e coraggio, intercettando i nuovi trend e i modelli di business e di consumo”, osserva la multinazionale.

“La pandemia – afferma il presidente Guido Barilla – ha messo a dura prova il nostro sistema sociale ed economico. Questa fase di ripartenza sarà molto rilevante per tutti noi come cittadini e consumatori; ci impone il ripensamento di tanti aspetti della quotidianità, ma anche del modo di fare impresa. Siamo un’azienda orgogliosamente italiana da 143 anni, che ha nella passione delle sue persone, nella qualità dei propri prodotti e nel suo impegno per la sostenibilità i propri punti di forza. Proiettare questi punti di forza verso il futuro, anticipando gli scenari di innovazione e le nuove modalità di consumo, sarà la chiave per accrescere la nostra leadership internazionale e per portare l’eccellenza della gastronomia italiana nel mondo”.

Nell’ambito del piano globale di investimenti in corso, Barilla investirà un miliardo di euro in Italia nei prossimi cinque anni (2020-2024). Questa cifra rappresenta la maggioranza degli investimenti del Gruppo e riguarderà tre filoni strategici: rinnovamento degli asset industriali, l’aumento della capacità produttiva, l’innovazione di prodotto e l’adozione di nuove tecnologie di industry 4.0.

In particolare, molte risorse saranno destinate al completamento del piano industriale nei siti produttivi pasta e al continuo miglioramento degli asset nei siti bakery e nella produzione dei sughi;  sviluppo continuo delle filiere strategiche di approvvigionamento (in particolare qualità, sostenibilità delle materie prime e benessere animale), i premi/incentivi riconosciuti agli agricoltori per una materia prima di grande qualità e per l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale, oltre alla completa riciclabilità delle confezioni.

Acquisizioni nel territorio italiano, a partire da quella relativa allo stabilimento di Muggia (Trieste), che verrà finalizzata nel corso del 2020 e che consentirà inoltre la salvaguardia dei posti di lavoro per le persone impiegate nello stabilimento.

In Italia, dopo un triennio di crescita che ha visto protagonisti Mulino Bianco, Pan di Stelle, Pavesi e Voiello, questi sono i mesi del grande rilancio della Pasta Barilla: una pasta ulteriormente migliorata nelle caratteristiche e realizzata con 100% grano duro italiano selezionato, che nasce da un percorso trentennale di sviluppo della filiera italiana, reso possibile dalla collaborazione con oltre 8mila aziende agricole operanti in 13 regioni italiane.

Rapporto di sostenibilità 2020 Buono per Te, Buono per il Pianeta: verso il 100% della riciclabilità delle confezioni e la parità salariale di genere.

Per Barilla il 2020 è un anno di grandi traguardi sulla sostenibilità. Sono trascorsi infatti 10 anni dalla prima edizione del rapporto Buono per Te Buono per il Pianeta. Un lungo percorso che ci ha permesso di conseguire importanti risultati: sono stati riformulati oltre 450 prodotti, migliorandone il profilo nutrizionale attraverso una riduzione del contenuto di sale, zuccheri, grassi e/o grassi saturi (eliminato completamente l’olio di palma), o incrementando il contenuto di fibre; sono stati avviati progetti di agricoltura sostenibile su tutte le filiere strategiche, con risultati importanti su quella del grano duro, oggi 100% italiano per la pasta Barilla Italia, e sulla filiera del grano tenero, che grazie alla Carta del Mulino proverrà, entro il 2022, interamente da agricoltura sostenibile.

A livello di Gruppo, nel periodo, sono stati ridotti i consumi idrici del 21% e le emissioni di C02 del 30% per tonnellata di prodotto finitoQuest’anno, inoltre, raggiungeremo ulteriori traguardi: 100% delle confezioni del Gruppo saranno progettate per essere riciclabili nei prossimi mesi (oggi la riciclabilità è al 99,7%); equilibrio salariale di genere per i circa 8000 dipendenti del Gruppo nel mondo secondo il principio dell’Equal pay for equal work.

Tale obiettivo – viene sottolineato – è stato verificato attraverso una metodologia appositamente sviluppata da un Team interno secondo canoni scientifici rigorosi, con il supporto di esperti esterni ed in collaborazione con Kpmg.

Tre marche del Gruppo hanno interamente compensato le proprie emissioni di CO2 lungo la loro filiera: Gran Cereale, Harrys e Wasa, e altre si stanno muovendo in questa direzione.

Fonte: Repubblica Parma

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