Barilla s’inserisce in una nuova categoria.
Aprile 2013. Barilla lancia un nuovo prodotto della linea Gran Cereale, lo Snack-biscotto, uno spezza-fame dolce che
– si allontana dal modello di snack dolce farcito – Ringo, Prince e simili – perché più leggero con meno grassi e meno calorie
– supera l’idea di barretta – un po’ secca, un po’ insoddisfacente – perché farcito.
Barilla non ha il merito di aver creato la categoria; l’ha fatto Kraft già nell’estate 2010, con Saiwa Vitasnella Cereal Yo, un sandwich di biscotti integrali farciti con crema allo yogurt.
Retailwatch li mette a confronto:
Gran Cereale Snack-biscotto si differenzia dal suo predecessore soprattutto per le virtù comunicate e, quindi, per il target cui s’indirizza.
Mentre Vitasnella Cereal YO punta sul numero ridotto di calorie (del biscotto e della crema, esclusivamente allo yogurt), proponendosi come “prodotto light” per donne attente alla linea, Gran Cereale Snack-biscotto punta sulla naturalità delle materie prime e sull’apporto energetico, proponendosi come “prodotto buono”, tre volte buono: perché soddisfa con semplicità la voglia dell’alternativa al biscotto a colazione o il languore di metà mattina/pomeriggio, perché è ricco di fibre e quindi sano, perché rispetta l’impegno dell’azienda di salvaguardare l’ambiente, per “un mondo buono”.
Punti di forza
Praticità on-the-go.
Contribuisce alla crescita di una categoria nuova.
Ampio target.
Punti di debolezza
Distribuzione monocanale.
Voto medio di RetailWatch
Innovazione 3
Differenziazione 4
Branding 5
Comunicazione 5
Prezzo 4