Bennet/Mondojuve: l’ipermercato scopre la leggerezza

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Bennet/Mondojuve: l’ipermercato scopre la leggerezza
 
Settembre 2017. È finita l’era del concept dell’ipermercato con le corsie a pettine e la massificazione. Lo dimostra questo nuovo concept di Bennet su 6.500 mq, appena inaugurato nel CCI Mondojuve a Nichelino (To), dove Bennet ha acquistato i muri della sua parte di competenza. Soprattutto nel non food, ma anche nel food la divisione è per mondi e poi per categorie, segue la valorizzazione dei bisogni e poi quello della scoperta e della sorpresa, non solo di prezzo, ma anche di brand dell’IDM. Certo: rimangono le promozioni (molte volte contingentate per non permettere acquisti massivi e indiscriminati da parte dell’horeca) ma in un quadro più semplice e composto, dove a parlare è il prodotto e le sue opportunità di acquisto.
 

 
La semplificazione e la velocità di spesa
Se prima l’ipermercato era composto al 60% fra non food e 40% food, adesso è l’inverso. L’assortimento è diviso fra 7.000 referenze food e 6.000 non food. Il non food è stato ridotto al minimo, basta il prodotto per funzione d’uso e per opportunità di prezzo, senza inutili e costosi (in termini di spazio e di costi) profondità da specialisti delle GSS. Pulizia e visibilità, semplificazione e leggerezza e velocità di spesa, sono dunque le parole d’ordine di questo nuovo Bennet. Il retailer aveva già tentato la stessa operazione a Vaprio d’Adda (Bg), ma qui il risultato è più palpabile, immediato, le soluzioni adottate più centrate e consone al cambiamento degli acquisti e degli stili di vita di un consumatore che non vuole più perdere tempo, ma cerca soluzioni e, come riferito, opportunità. Ed è pronto a tradire se non trova quel che vuole nel giusto tempo.
 

 
Guardare ai particolari
Non siete ancora convinti? Date allora un’occhiata alla cantina dei vini e delle birre e alle nuove attrezzature adottate per sottolineare un’offerta di valore, soprattutto nelle testate di gondola, dove la vendita è per singolo prodotto/brand, offerto anche in casse da sei.
 
La stessa divisione del layout lo dimostra nell’alimentare, dove nella zona del mercato e dei banchi a servizio agisce l’experience e la ricerca del prodotto, con la sala del grocery e del non grocery ben distinta, ma aperta (contrariamente a quanto avvenuto all’inaugurazione di Carrefour Carugate), ariosa, non sacrificata con extra gondole per verificare il rapporto di un singolo prodotto dell’IDM con il prezzo tagliato. La de-massifcazione, la costruzione per universi (sul perimetro) e per categorie (bisogni-scoperta) permette una miglior leggibilità dell’intero layout. Uno sforzo per uscire dal layout classico dell’ipermercato non indifferente.
 
È stato ridotto al massimo il magazzino e le merci sono tutte esposte.
 

 
Il ruolo dei servizi e dell’on line
E poi i servizi. I totem all’ingresso permettono diverse operazioni, fra le quali il recupero dello scontrino degli acquisti effettuati, la stampa della carta fedeltà (a cui Bennet da un valore importante) persa. Il grande wall che campeggia sempre all’ingresso lavora sulla corporate, il posizionamento dell’insegna, le filiere, il prodotto a marchio, con una regia degna del fast fashion più avanguardista. I servizi, e ce ne sono molti altri, termina con il drive. Bennet ne ha già aperti 4 e conta di arrivare a 10 il prossimo anno. La promessa è di portare la spesa acquistata on line e ritirata fisicamente, direttamente nell’auto. La velocità di spesa (on line+off line) è l’altro pilastro, come detto sul quale è costruito il nuovo concept.
 
Cambia anche il volantino
Lo stesso volantino dimostra un cambio radicale di tendenza: la metà delle 64 pagine è dedicata non ai prodotti in promozione ma ai contenuti della categoria, dei suggerimenti per l’utilizzo dei prodotti e altro ancora.
 
La sostenibilità
Da sottolineare per questo Bennet ma anche per tutto il cci Mondojuve le soluzioni per un maggior risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO2.
 
Il fatturato
Secondo RetailWatch questo nuovo concept potrebbe fatturare 50 mio di euro con una produttività di 7,7 mio di euro per mq.
 
Toilette: in galleria (si potrebbe pensare anche a una toilette esclusiva di Bennet? Magari all’entrata…)
 
La sostenibilità di Bennet Mondojuve, Nichelino (To)
Coerenza fra il posizionamento e la sua realtà   4
Distintività e rilevanza versus i competitor   4
Rapporto experience-prezzo   3
Sostenibilità   3
Attenzione alle nuove tecnologie e all’innovazione     3
Attenzione ai millenials   3
Attenzione ai senior   3
Creazione di una community   3
Trasparenza   3
 
Scala di valori da 1 a 5, 1 basso, 5 elevato

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