Bordoni-Centromarca: far riprendere i consumi

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Bordoni-Centromarca: far riprendere i consumi

Settembre 2016. "La domanda ferma è il riflesso di un'economia debole", sottolinea il presidente Bordoni. I mercati scontano il clima di forte incertezza, che incide sulla fiducia delle famiglie, già penalizzate dalla riduzione del potere d'acquisto. L'IdM tiene, ma contesto deflativo e tensioni sui prezzi penalizzano marginalità e investimenti. Luigi Bordoni, presidente di Centromarca, prende spunto dalle evidenze ufficiali sui consumi, diffuse questa mattina dall'Istituto Centrale di Statistica, per evidenziare gli effetti della congiuntura sull'Industria di Marca e chiedere all'Esecutivo un più netto cambio di passo nelle scelte di politica economica.
 
"I dati Istat di luglio confermano la perdurante stagnazione della domanda e non ci sorprendono", rileva Bordoni. "Sono il riflesso di un'economia debole: evidentemente servono interventi di politica economica più decisi ed efficaci. I mercati scontano il clima complessivo di forte incertezza, che incide sulla fiducia delle famiglie, già penalizzate dalla riduzione del loro potere d'acquisto".
 
"Nel primo semestre 2016", continua Bordoni, "l'Industria di Marca ha manifestato una tenuta complessiva delle vendite e detiene la quota di mercato più elevata in Europa. Inoltre, il 61% delle aziende – secondo le nostre rilevazioni – evidenzia previsioni di crescita tra giugno 2016 e giugno 2017. Ma la dinamica si svolge in un contesto deflativo e le tensioni sui prezzi sono tali da penalizzare la marginalità, con effetti negativi sugli impieghi in innovazione, ricerca, comunicazione. Senza queste risorse, è arduo mantenere un flusso continuo ed adeguato di investimenti, uniche leve per creare uno sviluppo e una crescita sostenibili nel tempo".
 
"In più occasioni", rileva Bordoni, "abbiamo avuto dal Governo conferma che nella prossima Legge di Stabilità saranno disinnescati gli aumenti Iva legati alle Clausole di Salvaguardia. E' un fatto positivo, perché l'incremento dell'imposta avrebbe effetti devastanti sulla dinamica della domanda, rendendola ancora più fragile. Ma nella situazione attuale questo non basta: dall'Esecutivo ci aspettiamo iniziative che creino un contesto ambientale più favorevole alle imprese e agli investimenti, con effetti positivi sull'innovazione, l'occupazione, i consumi e l'economia del Paese".
 
Il presidente di Centromarca rimarca inoltre l'esigenza di favorire la concorrenza a tutti i livelli: "Il Paese non può più permettersi il lusso di avere segmenti dell'economia pubblica e privata che operano in condizioni protette, agendo sulle loro tariffe in un regime di non concorrenza e accaparrandosi così porzioni consistenti del reddito che le famiglie potrebbero destinare ai consumi".

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