Bordoni-Centromarca: verso l’istituto di conciliazione
Dicembre 2012. Prove di disgelo alla Ceo Conference 2012 di Centromarca fra IDM e grande distribuzione associata. Presenti in sala, oltre agli associati Centromarca, anche Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione e 6 associati, complice uno svarione di Confindustria che, di fatto, sconfessa l’associato Centromarca sull’Art. 62, ma compatta IDM e GDA, entrambi, finalmente, alla ricerca di unità di intenti e di coesione per affrontare in modo strutturale i problemi della filiera e del calo dei consumi.
L’irrompere della Direttiva Europea
Luigi Bordoni, presidente di Centromarca, incassa in diretta anche l’appoggio del ministro Mario Catania sulla bontà dell’Art. 62 e sottolinea che è incomprensibile la volontà di Confindustria di spingere per far recepire la direttiva Europea sui pagamenti, che introduce il principio di derogabilità dei termini previsti per i pagamenti. Spiega Luigi Bordoni: “Nei giorni scorsi, abbiamo voluto aggiornare con un sondaggio puntuale la posizione delle nsotre industrie, rispetto all’Art. 62 e alla richiesta avanzata da Confindustria e Confcommercio, di sostituire le disposizioni sui pagamenti con la disciplina generale della Direttiva europea. A favore dell’Art. 62 si è espresso il 91% delle nostre imprese”.
L’Art. 62 non è arrivato a caso
Dice ancora Bordoni: “Il nostro Centro, la cui missione fa riferimento al ruolo dell’industria di marca nelle relazioni con il partner di mercato, ha ripetutamente richiamato la necessità di equilibrio e correttezza, come condizione per garantire efficienza e prestazioni ottimali al consumatore”. “L’obiettivo perseguito dal Governo è dichiaratamente quello di assicurare rapporti contrattuali trasparenti, corretti, equilibrati, in modo da evitare derive eccessivamente condizionate da rapporti di forza, spesso sbilanciati”. “Dall’autunno 2007 ai primi mesi del 2008, l’allora Ministro delle politiche agricole e alimentari, d’intesa con il titolare dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, riunì ripetutamente le organizzazioni del comparto, per sollecitare a raggiungere stringenti misure di autodisciplina, in mancanza delle quali veniva prospettata la necessità di intervento legislativo. Caduto il Governo, alla fine è arrivato l’Art. 62”. “Adesso che l’Art. 62 è legge occorre valutare se la disciplina corrisponda alle esigenze generali del sistema, piuttosto che a singoli interessi”. “A rendere stringente il sistema previsto dall’Art. 62 sono i limiti introdotti al principio di sovranità della volontà delle parti”.
Verso l’Istituto di Conciliazione
“Centromarca non mancherà di verificare possibili convergenze nell’ambito degli incontri con la distribuzione moderna. Stiamo esaminando la percorribilità di un Istituto di Conciliazione, nel quale si possono risolvere questioni, almeno quelle di valenza privatistica, in una fase anteriore a quella giurisdizionale e con l’obiettivo di evitare tale blocco”.