Caffe' Hag, per il gusto di?
Dicembre 2015. In Italia caffè Hag è una marca che ha costruito una tale forza da essere sinonimo di una tipologia di prodotto: ovviamente il caffè decaffeinato. Un tempo la sua visibilità era assai elevata.
Oggi, nonostante l’incredibile dinamismo del mercato caffè, ha perso di centralità dando l’impressione di essere una marca rimasta un po’ ferma nel tempo. La sua identità a scaffale è chiara, semplice ma forse un po’ polverosa. La sua presenza digitale segue ciò che tutte le marche fanno, mancando di interrogarsi davvero su quale valore aggiunte il digital possa portare alla loro strategia. L’idea di comunicazione è di per sé memorabile e divertente, costruita sul motivo che ci spinge a fare cose. Solo la funzionalità o anche il piacere? Dovere o piacere?
Alcune domande
Godendosi la pubblicità, ci si chiede però: quale è la strategia che indirizza a questo sviluppo creativo? Chi consuma il caffè decaffeinato la fa perché ha problemi di salute o comunque ritiene l’assenza di caffeina più salutare o adatta a un momento particolare della giornata. Quindi sceglie la categoria per “motivazioni funzionali”. Poi sceglierà il meglio del piacere tra chi offre il beneficio funzionale. O forse oggi succede che c’è un pubblico che fuggendo la caffeina opta per altre bevande? Hag adotta una strategia per la categoria: forse perché ancora oggi rappresenta una parte assai elevata delle quote del mercato?
Silvia Barbieri