Novembre 2018. La ristorazione collettiva e commerciale è (sono) un settore difficile, ma Camst non molla: anzi, allarga il mercato con l’ingresso nel facility management, approfondisce le sue formule e esporta il suo modello strategico e operativo.
Con un investimento di 25 mio di euro ha aperto un cedi di 23.000 mq a Bologna che serve per essere più efficienti soprattutto negli acquisti di materie prime, effettuate direttamente, ma anche per effettuare una logistica più fluida.
Nella ristorazione commerciale gestisce una rete di 58 esercizi:
. Tavola Amica fa ristorazione nelle zone industriali e artigianali con 42 punti di somministrazione. Il prossimo anno aprirà con questo naming un ristorante a Barcellona,
. Gustavo è l’insegna per i centri commerciali. Nella versione Trattoria (1 solo punto aperto) effettua anche il servizio al tavolo. Lo scontrino medio è di circa 8,50 euro.
Entro il 20121 effettuerà 10 nuove aperture entrando anche nei centri città e nelle loro giungle amministrative e concorrenziali.
Nel triennio 2019-2021 effettuerà investimenti per 100 mio di euro in tutti i core business: ristorazione collettiva e commerciale, facility management, lanciando nuovi progetti e una start up, rafforzando la sua presenza all’estero.
Camst chiuderà l’anno con 750 mio di euro di fatturato che dovrebbero arrivare a 1.000 nel 2021. Il suo MOL è del 10%.
All’estero è presente con 5 società che in Spagna fatturano 54,6 mio, in Germania 54 mio e in Danimarca 37 mio. Proprio il mese scorso in Spagna ha completato l’acquisizione do Comeer Bien, azienda di Saragoza. In tutte le aziende acquisite gli imprenditori rimangono all’interno dell’azienda come soci di minoranza per garantire la continuità e la conoscenza del territorio in cui l’azienda opera.
Questa la composizione del fatturato, 2017, mio di euro