Carne: cresce il discount, perde la GDO. Ma si può fare, dai

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Carne: cresce il discount, perde la GDO. Ma si può fare, dai

Febbraio 2016. Nonostante il crescente interesse verso prodotti a base vegetale e l’elevata attenzione mediatica sul comparto dei salumi – spesso associati ai concetti di grasso, sale e colestorolo – e su quello delle carni – nel 2016 sotto attacco d parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità -, gli italiani non rinunciano all’acquisto degli elaborati di carne, parte integrante della loro alimentazione.

A confermarne la propensione al consumo, Nielsen censisce i dati di vendita della categoria che registrano una crescita del +6,5% valore e del +9,7% a volume, per un giro d’affari totale di 558 milioni di Euro (75 milioni di kg).

La distribuzione moderna (Iper + Super + Liberi Servizi ) traina la categoria, incidendo sull’86,3% del giro d’affari,  il 76,1% del quale si concentra negli Iper + Super.

I supermercati, dove “girano” 30 milioni di kg, in crescita del 10,2% rispetto all’anno precedente, si confermano il canale preferito dagli italiani. Tuttavia il numero di referenze medio per gli elaborati (22,5) è nettamente minore rispetto a quello misurato all’interno degli Iper (56,7), in crescita del 17,5%.

Non è una sorpresa che il tasso di crescita più elevato venga rilevato all’interno del Discount (+11,3%), canale dove ruotano in media 11,9 referenze vendute al prezzo medio no promo di 6,96, inferiore del 18% rispetto al prezzo medio no promo della categoria applicato all’interno dei Super.

Trend positivo anche all’interno di tutti gli altri canali.

L’intero Paese registra risultati positivi: da notare la crescita double digit a volume dell’Area 2 (+12,8%) e dell’Area 4 (+12,4%).
 
La pressione promozionale
Mentre l’intensità promozionale all’interno dei canali della distribuzione moderna è in crescita di 0,7 punti (da 32,6 a 33,3), trainata dall’aumento del taglio prezzo, il prezzo medio promo è in calo del 3% (da 7,4 a 7,2), segnale di uno spostamento verso fasce di sconto più profonde.

Questo fenomeno ancor più evidente nel Sud Italia, dove il calo di prezzo è ancor più accentuato (-4,8%).
Ciononostante, il giro d’affari generato nelle regioni dell’Area 4 cresce (+3,5%), seppur meno intensamente che nel resto del Paese. A livello promozionale, l’Area 4 registra la più elevata intensità di comunicazione in store all’interno dei canali della distribuzione moderna.

La categoria rispecchia le nuove abitudini d’acquisto degli italiani, sempre di più orientati verso prodotti ad alto contenuto di servizio che permettano agli acquirenti di risparmiare tempo.  Gli elaborati di carne sono di fatto prodotti all’avanguardia che si sposano perfettamente con le esigenze del nostro tempo, combinando una vasta gamma di offerta con una facile fruizione.

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