Carrefour-Carugate: mercato-ristorazione-specializzazione

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Carrefour-Carugate: mercato-ristorazione-specializzazione
 


 
Dicembre 2015. L’Ipermercato Carrefour di Carugate è stato il primo punto di vendita del Gruppo Carrefour ad aprire in Italia nel 1972. Doveva essere trasformato in Planet dopo Paderno Dugnano e Assago (Mi) ma il cambio ai vertici avvenuto poco prima non ha permesso la trasformazione. Eccolo adesso in una veste totalmente nuova, dove l’area food riprende il concetto di market-mercato (nel senso di un assieme di bancherelle di varie specializzazioni) e estremizzando possiamo dire che è il market di piazza Gramsci a Milano esploso in una grandissima superficie, ma anche il non food è un insieme di spazi specializzati, tipici anch’essi dei mercati di antica memoria (adesso un pò meno visto che I mercati ambulanti sono in piena trasformazione, proprietaria e merceologica).
 


 
L’ipermercato Carrefour di Carugate è all’interno del centro commerciale Carosello e fa parte di un grande parco commerciale con al suo interno il flagship di Ikea (e la direzione nazionale) e un altrettanto grande Leroy Merlin. La location è di particolare interesse, visti i prezzi di affitto e i due bacini di utenza e la scommessa dei vertici di Carrefour è quella di portare dal 30 al 40% l’incidenza dei clienti Carrefour che entrano nel CCI. Una scommessa non da poco che però ha tutte le premesse per essere una scommessa vincente. Va dato atto alla direzione di Carrefour Italia di avere ancora voglia di puntare sull’ipermercato e sulla sua trasformazione e adeguamento alle nuove esigenze di acquisto fisiche e on line: i client, adesso, possono vivere il momento della spesa immersi in una dimensione esperienziale innovativa, grazie ad una vasta area dedicata interamente ai freschi, al tessile casa e al mondo digitale.
 



L’innovazione nel food
È stato aperto il primo ristorante al mondo “Terre d’Italia” con pizzeria, di fatto un ristorante monomarca che prende il nome dalla MDD (in condivisione con il gruppo Finiper) dove le persone hanno ha la possibilità di alternare al momento degli acquisti, la degustazione di cibi selezionati di qualità in abbinamento a calici di vino sotto azoto e erogatore con tesserae a scalare. È questo da solo basterebbe per parlare di innovazione e di scelta coraggiosa. Lo spazio per le sedute sarà allargato ulteriormente e prenderà uno spazio della galleria, dando dinamicità a un’area che nel passato cadeva un pò nell’attenzione dei visitatori.
È stato rivisto lo spazio Sushi e entro breve sarà aperto anche uno spazio dedicato alle specialità asiatiche.
È stata inserita la produzione di mozzarella (assaggiatele, buone davvero). Il macellaio ha due distinte vetrine per lo stock di carni frollate. Nella pescheria dopo Natale sarà funzionante il chiosco per l’affumicazione del pesce, soprattutto nordico.
Al di là dei particolari che approfondiremo nei filmati e nelle fotografie, lo sforzo nei freschi è impressionante, sia nella costruzione del layout sia dei display (forse bisognerebbe però arricchire e approfondire le scale prezzi).
E’ stato realizzato poi un nuovo corner che propone frutta e verdura di alta gamma (tra cui i generi esotici), e un corner a servizio su modello medio-orientale del “suq” con un’esplosione di spezie e aromi.
Da vedere l’enoteca per la costruzione e l’esposizione in tre grandi tipologie di offerte l’assortimento dei vini.
 
L’innovazione nei cinque sensi
L’intera architettura dell’ipermercato, proprio per sottolineare la volontà di mettere il cliente al centro dell’esperienza innovativa di fare la spesa, è stata studiata per stimolare i 5 sensi:
. la vista, attraverso i colori che si alternano lungo tutta la barriera delle casse e che animano ogni reparto;
. l’olfatto, gratificato dai profumi della fragrante produzione del pane e dei dolci;
. il tatto, attraverso la possibilità di poter toccare tutti i prodotti touch screen a libero servizio nel reparto tecnologia;
. il gusto, che può essere stuzzicato dalle varie degustazioni di prodotti artigianali oltre che dal ristorante;
. e non ultimo l’udito gratificato da un ambiente sereno e con musica rilassante in continua diffusione.
 
Il non food
Il nuovo ipermercato è diviso in 4 macro aree, completamente ristrutturate, dove l’innovazione dei diversi impianti tecnologici e digital delle 2 aree “Moda” e “Novità” (tra cui sono presenti il gaming e il chiosco editoriale), generano un traffico di tipo nuovo, con un occhio attento ai target più giovani. Sono ritornate in grande spolvero le biciclette, il reparto dei materassi (ricordiamoci che Ikea è dall’altra parte della strada), quello del riordino della casa e quello della cura dell’automobile.
La volontà è, seppur con i limiti della costruzione a pettine del layout nel non food, di voler creare single porzioni e spazi di assortimenti iper specializzati, come è avvenuto nell’alimentare.
 
Carugate sarà il laboratorio sia per gli ipermercati sia per I supermercati.
 


 
Punti di forza
Concept innovativo, Reparti a servizio nel food e specializzazione nel non food, Brandizzazione generale. Va sottolineato il nuovo pavimento che abbandona la vecchia piastrellatura bianca tipica dell’ipermercato per adottare una piastrella molto più larga in gres con colori diversi a seconda delle zone merceologiche che colpiscono da subito per la volontà di essere discontinui rispetto al passato.
 
Punti di debolezza
Complessità della costruzione e allestimento dei reparti: è difficile da manutenere e tenere costante tutto l’anno. L’area finale dedicata al fine stock con offerte molto vantaggiose rischia di essere una superficie molto appetibile e distrarre il cliente nel suo turning around fra i freschi (ma è difficile da valutarne l’impatto, visto  che è un’area nuova e molto grande). Forse si poteva costruire ancor più spazio per la ristorazione come è stato fatto nel nuovo flagship belga del gruppo del quale RetailWatch si è già occupato e ribaltare il rapporto vendita-ristorazione.
 
La sostenibilità di Carrefour Carugate (Mi)
. Coerenza fra il posizionamento e la sua realtà     3
. Distintività e rilevanza versus i competitor     4
. Sostenibilità     2
. Attenzione alle nuove tecnologie e all’innovazione     3
. Attenzione ai millenials     3
. Attenzione ai senior     4
. Creazione di una community     4
. Trasparenza     3

Scala di valori da 1 a 5, 1 basso, 5 elevato

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