Carrefour Market, tra vincoli di spazio e volantino
Marzo 2013. Il secondo gruppo con più alto fatturato al mondo nella GDA, persuaso dai potenziali vantaggi di unificare le insegne, dopo avere accorpato in Italia su Carrefour sia Euromercato che Continente (grandi superfici), tra il 2009 e il 2010 ha concretizzato il re-branding anche sulle superfici minori, trasformando Diperdi’ in Carrefour Express, quindi GS in Carrefour Market.
A proposito di quest’ultimo formato, se in Francia l’insegna sui negozi non ha più il nome Carrefour, mantenendo soltanto il simbolo grafico accanto al termine Market, in Italia e’ rimasto tutto come prima, ma, evidentemente, lo stesso succederà anche nel nostro paese, magari a macchia di leopardo a seconda della notorietà dell’insegna sul territorio.
E’ verosimile che l’impulso dal centro abbia bisogno di più tempo per raggiungere la periferia, nel frattempo il format italiano si misura con le solite problematiche, come dimostra il punto vendita di Gallarate (VA) in Piazzale Europa, mercoledì 30.01.2013 alle 16.00.
. Comunicazione e servizio. Il negozio continua a servire la prossimita’ con risorse e metodologie che derivano da un gruppo importante a livello internazionale. Chiarezza, precisione comunicativa, tecnologia nelle dinamiche di approvvigionamento, assortimenti coerenti con le esigenze del bacino di riferimento, circolabilita’ degli ambienti, sensibilita’ del personale sull’assistenza al consumatore. (5).
. Relazioni complementari volantino vs store brand. Modesti sono gli spazi devoluti alla gestione del volantino. Il marketing mette a disposizione campagne promozionali allettanti, ma vincoli di spazio comprimono l’efficacia della promozione. (1).
Alcuni dei prodotti presenti sul volantino ‘Convenienza da non perdere’, dal 28.01 al 06.02, avrebbero potuto essere esposti in combinazione con le rispettive referenze complementari a marchio commerciale.
Solo a titolo di esempio: Pasta Garofalo 500gr. €0.68, Gocciole Pavesi 1Kg. €2.99, Caffè’ Segafredo 250×2 €2.99.
Carrefour dispone di un nutrito assortimento di store brand, ben rappresentato sia sui sughi pronti che sulle conserve di pomodoro (complementari alla pasta); altrettanto vale per il latte, i biscotti o il caffè, utili per proporre con efficacia una prestazione completa legata alla prima colazione (si pensi ad un intreccio complementare con le referenze di punta dell’operazione promozionale (Gocciole Pavesi e Caffè Segafredo).
Verosimilmente per ragioni di spazio, per logiche di format, forse per assenza di fiducia o consapevolezza nei vantaggi della metodologia complementare, il volantino è rimasto isolato negli scaffali ed il marchio commerciale pure (fatta eccezione per una piccola esposizione teatralizzata a marchio Carrefour con botte in legno, vino Chianti (che peraltro è una tipicità toscana), funghi secchi e farina per polenta).
Layout. Impostazione con ortofrutta all’ingresso e area delle acque minerali a conclusione del percorso: è immaginabile come ciò non sia favorevole alla comodità del cliente, visto che non predilige la razionale disposizione della merce nel carrello (la frutta presa all’inizio della visita resta in fondo, il fardello con 6 bottiglie da 1.5 lt. e 9 Kg. di peso, alla fine, comporta evidenti problemi di collocazione). (1).
. Fidelizzazione. Per fidelizzare diversi segmenti di clientela e’ stata pensata un’iniziativa basata sul mondo freschi.
Con Senior Card (dedicata agli over 65) e Superfamily Card (a favore dei nuclei familiari composti da 5 o più unita’) Carrefour sconta l’IVA su macelleria, pescheria, ortofrutta, pane fresco, salumi e formaggi.
Attualmente l’IVA sul prezzo dei prodotti venduti nei suddetti reparti incide cosi’: macelleria 10%, pescheria 10%, salumi 10%, formaggi 4%, ortofrutta 4%, panetteria 4%.(5).
Attenzione pero’, le due Card devono essere presentate assieme alla Card SpesAmica, quella che identifica la fedelta’ della clientela Carrefour (o CartaPass (ipermercati) abilitata a SpesAmica) e i vantaggi non sono cumulabili.
Rafforzo il concetto con questa notizia: http://www.lsa-conso.fr/auchan-mulliez-serait-passe-devant-carrefour-au-niveau-mondial,139843 Sarà un caso? E Simply voule dire appunto Auchan.
Confermo il giudizio di Vilardi. Da semplice utente dei punti di vendita di Milano Pasubio e Milano Principessa Clotilde, osservo la scomodità degli ambienti che costringe coloro che hanno un carello a procedere praticamente per "file parallele" specie negli orari di punta. A mio avviso il format deve ancora purtroppo trovare il giusto equilibrio tra assortimento (eccessivo) e agio per il cliente, anche rischiando di tagliare le referenze in offerta. Del resto si tratta di una quadratura impossibile. Dati gli alti costi immobiliari dei centri strorici il titolare tende ad ampliare al massimo la proposta per "fare" clientela, compensando i costi. Rimane da capire se questo modo di aumentare gli scontrini non finisca per risolversi alla lunga in un danno. Bisognerebbe che Carrefour facesse una seria riflessione ed estese ricerche sul consumatore per capirne la reale richiesta. Personalmente, constatando la scomoditò dei punti di vendita dell'insegna, come consumatore ho ripiegato su un più vivibile Simply, che è però già un piccolo supermercato di prossimità e non più una superette. Vale la pena di pensare quale sia il format più adatto.