Carrefour Turati/Torino: una nuova legenda del concept
Ottobre 2016. Ad Annecy, nel 1959, due francesi di nome Marcel Fournier e Louis Defforey fondavano quella che sarebbe divenuta la seconda insegna al mondo per vendite nella Grande Distribuzione Alimentare, un colosso che in Europa vanta il primato assoluto ed è operativa persino in Brasile, Argentina, Asia e Nord Africa.
La proposta commerciale di Carrefour utilizza numerosi canali di vendita, il più caratteristico dei quali è l’ipermercato, dove tanti prodotti vengono presentati a prezzo basso sotto lo stesso tetto, dove pertanto ampiezza e profondità dell’assortimento si fondono in una formula equilibrata ed appetibile per servizio e convenienza.
Il punto di vendita situato a Torino, in Corso Turati nr. 75, esprime significativamente l’evoluzione intrapresa dall’azienda, un itinerario su cui Carrefour corre ad alta velocità, forte delle solide competenze radicate nei manager francesi, delle ingenti risorse e della moderna struttura organizzativa di cui dispone.
In Italia, la nuova configurazione scelta per proporre il format “ipermercato”, come emerge dal caso torinese, assume almeno sei punti distintivi:
- CLICK and COLLECT;
- APERTURA CONTINUATA 7 GIORNI SU 7, ANCHE DI NOTTE;
- SUSHI DAILY;
- SELF SCANNING;
- VALORIZZAZIONE E TEATRALIZZAZIONE DELLE AREE DI “SUPERFRESCO” E “BIOLOGICO”;
- PROMOZIONI MASSIFICATE NEI REPARTI DI COMPETENZA, CON INGRESSO DEL NEGOZIO ASSEGNATO ALL’ORTOFRUTTA.
Questa opzione consente di fare shopping on line e ritirare in negozio, ammette la comodità di esercitare la scelta senza dovere entrare all’interno del negozio fisico, col vantaggio poi di usufruire di corsie privilegiate per risparmiare tempo.
Il retailer concretizza i vantaggi di accontentare la clientela molto attenta alla tutela della risorsa “tempo”, capace di orientarsi all’interno delle sterminate possibilità offerte dalle realtà tecnologiche e virtuali e contestualmente di organizzare più efficacemente la gestione degli stock; non si tratta di un canale di vendita alternativo a quello tradizionale, ma di un servizio integrativo che, al momento, riescono a somministrare le insegne strutturate in maniera davvero evoluta.
2.Apertura continuata, no stop, 7 giorni su 7
La massima estensione dell’orario di apertura può determinare la crescita delle opportunità di vendita e sviluppare situazioni in grado di intercettare nuovi obiettivi di consumo.
3.Sushi Daily
Il sushi è un prodotto capace di esaudire bisogni di praticità e freschezza: si presta ad ambientazioni particolari, estrosamente teatralizzabili, dove la tipica preparazione sollecita notevole curiosità.
4. Self Scanning
Il potenziamento dell’efficienza della barriera casse avviene riducendo il personale che vi opera ed automatizzando l’equipaggiamento tecnico del punto di vendita, attraverso postazioni in cui l’utente scannerizza in autonomia la propria spesa, paga e va via.
I benefici sulla produttività oraria dell’organico e sul “costo del personale” sono ampiamente presumibili nel breve periodo, ma resta l’impegno di dovere ammortizzare i costi di una dotazione così moderna.
5. Valorizzazione delle aree di “superfresco” e “biologico”
Le aree in cui risiede il “superfresco”, ossia ortofrutta, macelleria, pescheria, banco taglio salumi-formaggi e gastronomia hanno gli assortimenti su cui si ricava maggiore redditività; la presentazione, in grado di suscitare percezioni di qualità e freschezza, fidelizza i consumatori: da queste premesse, Carrefour opera verosimilmente con grande impegno per teatralizzare gli spazi.
Lo stesso sforzo viene profuso per dare risalto agli assortimenti di merce biologica, con apposite aree, distinte dal resto dei reparti; esiste persino una proposta biologica locale, che fa capo a “Centrale del Latte di Torino”.
6. Ortofrutta all’ingresso, esposizioni promozionali nelle aree di reparto
L’impatto iniziale del negozio è costruito intorno all’immagine molto curata dell’ortofrutta, in dissonanza con la configurazione tradizionale degli ipermercati Carrefour.
Essi generalmente iniziano con una vasta e massificata corsia promozionale, secondo il tema stagionale del momento, proseguono col resto dei reparti non alimentari (a destra) ed alimentari (sulla sinistra, a seguire dopo l’intermezzo dei due “tronchi” in cui è suddivisa l’imponente corsia iniziale della promozione), si concludono con frutta e verdura solo a fine percorso.
Il retailer francese, in questo particolare caso, sembra voler riconoscere che la visibilità delle promozioni è meglio assicurata nelle immediate vicinanze dei reparti interessati, in apposite aree, mentre l’immagine di frutta e verdura, rigogliosamente esposte nella meticolosa cura di forme e colori, rappresenta il più pregevole degli strumenti per potere accogliere, sedurre e mantenere la propria clientela.