Coda alle casse? Si può saltare la fila
Gennaio 2015. La coda alla cassa è un problema che da anni assilla i retailer, che per porvi rimedio cercano di introdurre nuove opzioni, come le file a scorrimento veloce per i clienti con pochi acquisti, nuovi formati di coda, ma anche applicazione di strumenti di analitycs in-store per una gestione le aperture delle casse.
Tuttavia, nonostante questi interventi portino senza dubbio a dei vantaggi per i clienti, spesso sono insufficienti; allo stato attuale, l’e-commerce sembra essere il miglior esempio di attività in cui i retailer sono riusciti a eliminare fisicamente la fila alla cassa. È tempo che gli store fisici prendano atto che non possono restare a guardare.
L’e-commerce per evitare la coda
Il ricorso all’e-commerce, soprattutto per la generazione più giovane, non è dettato da motivi di possibile convenienza economica, ma soprattutto dalla necessità di evitare lo stress della coda alla cassa e dell’affollamento dei negozi. Un recente studio di GfK condotto a livello mondiale evidenzia come una delle ragioni per cui l’efficienza dello shopping online è così ben percepita dalle generazioni più giovani, è la loro soggettiva percezione della mancanza di tempo. Questa tendenza si riflette anche in altri comportamenti di approvvigionamento: l’acquisto delle scorte si sposta al weekend, e durante la settimana si fanno solo piccoli acquisti1. Per questo tipo di clientela, un punto vendita supermercato che permettesse di “saltare la fila” diventerebbe in breve tempo il preferito!
Commessi che fanno altro
La buona notizia è che, grazie alla tecnologia, i retailer possono ancora giocare questa partita. Secondo un recente studio, il mercato del Mobile Point-of-Sale raggiungerà i 245.21 milioni di unità entro il 20222. In ambito non-food, questo significherebbe per i rivenditori la possibilità di vendere in loco a margini particolarmente elevati, offrendo contemporaneamente ai propri clienti il vantaggio di non dover fare la coda. Oltre a ciò, avrebbero la possibilità di impiegare i propri dipendenti in azioni di marketing e vendita all’interno del negozio, piuttosto che dedicarli alle operazioni di cassa.
Come Fujistu, siamo interessati a comprendere come si sta evolvendo questo settore, e siamo attenti alle iniziative che vengono proposte dai vari attori. Apple e Samsung stanno puntando su sistemi di pagamento contactless, così come numerose banche stanno studiando tale fenomeno, alcune promuovendo attivamente questa tecnologia, mentre società come MasterCard stanno lavorando per rendere i pagamenti contactless uno standard.
I retailer, dovrebbero prendere seriamente in considerazione la tecnologia contactless, così come il potenziale innovativo di tecnologie come RFID3 e M2M4.
Il caso di Beams in Giappone
Ecco un esempio pratico di come la tecnologia velocizza il processo di pagamento in un negozio: in Giappone, BEAMS Co., Ltd, rivenditore di abbigliamento, ha applicato ad ogni capo, appendiabito, carrello, una etichetta RFID che al momento del pagamento può essere letta, simultaneamente, con un lettore; il tempo di attesa alle casse si è notevolmente ridotto e il personale può dedicarsi maggiormente ad altre attività a supporto dei clienti
Il caso di Sainsbury’s, UK
Un altro brand – Sainsbury’s, uno dei maggiori rivenditori di generi alimentari del Regno Unito – sta invece sperimentando una combinazione delle due tecnologie: un mix di soluzioni di pagamento che includono casse tradizionali con personale, casse fai-da-te per cestini, nuove casse fai-da-te per carrelli e casse fai-da-te SmartShop per i clienti che vogliono scannerizzare i prodotti con il loro smartphone mentre fanno acquisti, e poi pagare velocemente ad un banco dedicato.
Tecnologia e servizio
In questo quadro di massima adozione della tecnologia per migliorare l’esperienza e la qualità di acquisto, non si devono dimenticare le potenzialità offerte dalle soluzioni omni-canale, che permettono, ad esempio, al consumatore di iniziare il processo di acquisto online e completarlo in un negozio fisico, magari pagando in anticipo online o tramite contactless in negozio, per ridurre ulteriormente i tempi.
Come Fujitsu, pensiamo che, in un futuro non troppo lontano, l’opzione “pay per click”, che tanto piace a chi ama lo shopping online, diventerà la norma anche per i negozi fisici; per arrivare a questo traguardo, i retailer dovrebbero scommettere di più su strumenti che rendono più veloce il momento del pagamento, più che occuparsi della “scienza delle code”.
In ambito Connected Retail, il portafoglio di soluzioni e servizi Fujitsu raccoglie le tecnologie e le soluzioni retail più innovative che abilitano un mondo iper-connesso. Fujitsu aiuta infatti i propri clienti retailer all’interno del negozio, così come tra il front e il back office e tra più fornitori, per offrire all’utente finale un’esperienza retail senza interruzioni e integrata. Questa strategia è parte centrale della nostra vision che punta alla realizzazione della Human Centric Intelligent Society.
1 Fonte: Studio globale GfK della serie “Future Buy”, citazione dal Dr. Kecskes
2 Fonte: Comunicato Stampa dalla Ricerca sulla Trasparenza del Mercato “Mobile Point-of-Sale Market Expected to Register Shipment of 245.21 Million Units in 2022”, pubblicato il 30 settembre, 2015 (http://www.transparencymarketresearch.com/pressrelease/mpos-market.htm)
3 Radio-Frequency Identification
4 Machine to Machine Communication