Come hanno reagito le aziende e i brand per affrontare il #coronavirus. Diverse case history

Data:

Giugno 2020. Lo scenario di Casaleggio Associati riporta mole azioni intraprese dalle aziende per affrontare l’emergenza del #coronavirus. Alcune sono davvero interessanti e durature nel tempo per il coraggio di aver intrapreso nuove strade di servizio.

INTEGRAZIONE STORE NELLO STOCK

Una delle grandi opportunità e necessità di questo momento è l’integrazione tra le capacità di gestione delle vendite e i magazzini disponibili su tutto il territorio italiano, i negozi chiusi. Grandi catene del retail stanno progettando integrazioni per poter gestire spedizioni più rapide e meno costose, con più facilità nella consegna degli ordini locali e nella vendita dei prodotti in store, senza perdere il fatturato del punto vendita. L’integrazione può essere con l’e-commerce proprietario o anche con canali terzi. Alcuni casi:

  • Nonna Isa, il brand sardo dell’alimentare parte del Gruppo VéGé, ha aperto sei nuovi punti vendita abilitati all’e-commerce e alla consegna a domicilio
  • Fresh Hema, il ramo di Alibaba dedicato alla vendita e alla consegna di prodotti alimentari freschi, ha assunto oltre 1.800 dipendenti da condividere con i ristoranti e le aziende di ride-sharing. Queste aziende non riu- scivano più a garantire un servizio efficiente a causa della quantità di richieste ricevute quotidianamente. Oltre 30 aziende della ristorazione hanno beneficiato dell’aiuto di Fresh Hema
  • Leroy Merlin, dopo un mese di lockdown ha riscontrato difficoltà nella gestione degli ordini centralizzati. Per fare fronte alla necessità ha inserito la possibilità di ordinare al telefono, contattando direttamente il negozio più vicino e delegando a questi anche la consegna. L’acquisto dunque avviene al telefono, poi confermato via email e il pagamento avviene attraverso un link di ClicPay, con consegna entro 72 ore.

AMPLIAMENTO DEL TARGET O DEL BUSINESS

Molti brand hanno puntato a modificare il target o i servizi o ad ampliarli. Gli operatori che stanno soffrendo di una perdita di fatturato oggi devono riuscire a ricalibrare i prodotti venduti in base alle nuove esigenze dei clienti e resistere dal punto di vista della cassa, facendosi trovare pronti quando il Covid-19 sarà debellato.

Alcuni esempi:

  • A Milano la startup FrescoFrigo che fino ad ora ha installato distributori automatici con prodotti freschi e salutari negli uffici, ha attivato il “market di condominio” del Social Village Cascina Merlata con l’installazio- ne di frigoriferi smart nel complesso a servizio di oltre 900 residenti, con prodotti come pane, formaggi, salumi, verdura, latte, bevande e farina. FrescoFrigo prevede di installare circa 60 nuovi frigoriferi smart in complessi residenziali nel mese di aprile. • Carrefour, dopo un mese di quarantena, avendo ormai gli slot di consegna della spesa intasati, ha deciso di creare la sezione “gli essenziali”. In questa sezione dell’e-commerce è possibile acquistare una box preconfezionata con prodotti necessari per la spesa settimanale. La consegna viene garantita periodicamente e gratuitamente.
  • The Fork, l’app per la prenotazione dei ristoranti, ha creato una sezione per la consegna a domicilio per mettere direttamente in contatto clienti e ristoratori, senza intermediari. Inoltre ha lanciato un’iniziativa per promuovere le prenotazioni per la presunta data di riapertura dei ristoranti offrendo punti reward omaggio e sconti.
  • AB InBev, il colosso belga proprietario di oltre 500 marchi di birra, da Bud a Corona, da Beck’s a Leffe, ha promosso l’iniziativa birra-bond. Sarà possibile acquistare carte regalo di diversi valori presso il bar preferito, attraverso il sito salvailtuobar.it, per riscuotere la consumazione all’apertura del locale. L’azienda verserà il 30% in più dell’importo acquistato ai bar, per sostenerli in questo periodo di lockdown.
  • Ant Financial, l’area fintech di Alipay, ha creato DuoChain, una piattaforma online basata su blockchain, per permettere il pagamento dei risarcimenti delle assicurazioni. A questa piattaforma, ha aggiunto una garanzia gratuita legata alla copertura dei danni da Coronavirus, in modo da incoraggiare i consumatori a comprare assicurazioni online e incrementare la fedeltà dei clienti attuali. In questo modo ha incremen-tato del 30% le vendite sulle assicurazioni salute, riu- scendo a gestire più di 1.000 pratiche al secondo.

PROMOZIONE DEL BRAND

I brand hanno investito tempo e risorse per dialogare con i clienti, coinvolgerli con campagne mirate e finalizzate a passare tempo insieme, nell’ottica del rafforzamento del brand.

  • Chicco ha lanciato l’iniziativa #Next2you per supportare i genitori che sono a casa con i figli, fornendo suggerimenti per l’intrattenimento e indicazioni su come spiegare l’emergenza ai bambini. Mentre Decathlon utilizza l’hashtag #sportacasa per raggruppare tutti i post sull’utilizzo delle sue attrezzature a casa e per i video di training.
  • Ikea ha continuato a pubblicare immagini di case arredate con i suoi prodotti aggiungendo l’hashtag #RipartiamoDaCasa e puntando sulla creazione in casa di un angolo per lo smart working. • Vodafone ha lanciato la campagna “Insieme”, che prevede la possibilità per gli utenti di donare per sostenere la Croce Rossa italiana mandando un SMS ad un numero dedicato. La campagna è sostenuta dal primo spot girato da remoto per promuovere la Giga Network. Mostrando diversi scorci di vita quotidiana in quarantena, invia questo messaggio: “Anche quando non possiamo stare vicini, possiamo essere insieme“.
  • Sky Italia ha lanciato due iniziative di comunicazione: la prima, #SmartAmbassador, per promuovere lo smart working attraverso i propri dipendenti; la seconda, #iorestoacasa, coinvolge personaggi famosi (come Bruno Barbieri, Ivana Lotito, Daniele Aldani) per raccogliere fondi per la Protezione Civile.
  • Barilla ha diffuso uno spot televisivo con la musica di uno spot storico e la voce di Sofia Loren e ha puntato sull’italianità e la forza del Paese.

La quasi totalità delle campagne coinvolge i social media. I social sono tra le fonti principali per aggiornarsi sull’andamento del virus e per questo vengono consultati più spesso del solito e sono al contempo una fonte di svago e intrattenimento. Le piattaforme che beneficiano maggiormente in questo momento sono YouTube e Facebook. Facebook ha puntato molto sul ruolo di informatore, così come Twitter e TikTok, al fine di fornire informazioni accurate riguardo al tema Coronavirus. Anche Facebook, come Amazon e Ebay, si è trovato a dover rimuovere dei prodotti incriminati per tentativo di speculazione dal suo marketplace. Una ricerca condotta negli USA indica che il 99% dei social media user ritiene che acquisterà qualcosa online durante la quarantena a dimostrazione che questo target è orientato maggiormente alla spesa online rispetto ad altri e che essere presenti sui canali social può concretamente supportare i brand.

Le aziende che sono riuscite a sfruttare molto bene i vantaggi dei Social Media sono quelle del settore fitness, rendendo le palestre digitali.

Tra queste, GetFit ha lanciato il suo programma di allenamento in streaming, Allenati con Me, chiedendo ai suoi istruttori delle diverse sedi di fare corsi attraverso dirette Instagram. In questo modo, alla riapertura, dovrebbero aver fidelizzato gli abbonati e spinto verso il mondo fitness diversi utenti.

Anche LifeGate ha organizzato l’iniziativa Smart yoga Class, attraverso il canale di YouTube e con una Playlist105 dedicata. Peloton con i suoi servizi di fitness digitale in questi primi mesi dell’anno ha perso l’1,6%, molto poco in confronto all’8,2% di media di mercato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.