Come offrire le uova, oltre la scala prezzi, valorizzando il prodotto e la provenienza. Il caso Erbert

Data:

Ottobre 2020. RetailWatch ha commentato più volte l’apertura del concept Erbert (leggi qui).

Vale la pena soffermarsi sulla vendita delle uova, un prodotto basico che durante e dopo il #coronavirus ha trovato nuova vita (e qualche truffa in più giocata sull’allevamento delle galline a terra on in campo…).

Erbert non è un supermercato qualsiasi, ha un posizionamento distintivo che fa della preparazione dei prodotti in store un cavallo di battaglia e si allontana dal concept di massificazione proposto dalla stragrande dei supermercati italiani. Ha una superficie ridotta ma sa usare lo spazio, anche contato al centimetro, per educare i clienti a una scelta e a uno stile alimentare salutistico e rispettoso dell’ambiente.

Lo dimostra anche nel corner delle uova, alla fine dell’ortofrutta, antistante la macelleria e la pescheria.

  1. Il corner è ben visibile, costruito in altezza, con un visual merchandising sofisticato e semplice contemporaneamente,
  2. Le uova sono divise per provenienza e per il mangime dato alle galline, e tutte sono biologiche,
  3. Sono offerte in diversi contenitori, anch’essi rispettosi dell’ambiente, come molti prodotti e confezioni qui in Erbert,
  4. Le uova possono provenire addirittura da galline allevate con semi di lino e canapa, giusto mettere nello slim di presentazione il nome del produttore, la scelta comprende anche uova sfuse.

È un modo diverso di sfuggire al senso di commodizzazione al quale molti retailer sono affezionati, troppo affezzionati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.