Come si fa a brandizzare l’ortofrutta. Il caso IlViaggiatorGoloso

Data:


Come si fa a brandizzare l’ortofrutta. Il caso IlViaggiatorGoloso
 
Marzo 2017. Branding è un termine semplice e complesso nello stesso tempo. Brandizzare un prodotto confezionato di largo consumo presenta alcune difficoltà, ma con una buona agenzia di branding il lavoro è in discesa.
 
Brandizzare un negozio di grande superficie come un supermercato, presenta non pochi problemi perché il prodotto è il supermercato ma al suo interno vivono una serie di altri prodotti-reparti che hanno bisogno di singole strategie raccolte sotto un unico ombrello, la strategia delineata dall’insegna e declinata per tutti i prodotti-reparto.
 
Brandizzare il reparto dell’ortofrutta è, forse, il momento più difficile.
 
. Il reparto dell’ortofrutta è il biglietto da visita del supermercato. In genere è ubicato all’ingresso ed è centrale nel layout.
. L’ortofrutta vive di stagionalità, anche se alcuni prodotti come i limoni si possono trovare nel display tutto l’anno, ma non di certo le fragole.
. I prodotti dell’ortofrutta sciolti provocano alcuni scarti che provocano sporco, per giunta sono manipolati dai clienti, seppur indossando i guanti.
. Molte volte sono esposti con le cassette del produttore, una diversa dalla’ltra, a seconda del prodotto che devono contenere.
. Alcuni retailer hanno inziato a brandizzare i contenitori di 2-4 prodotti, ad esempio Coop e Conad, già analizzati da RetailWatch.
 
La brandizzazione delle cassette e l’inserimento dello scatolame
Il caso messo in risalto questa settimana è stato studiato ne IlViaggiatorGoloso di vle Belisario a Milano, il flagship del negozio MDD, del gruppo U2-Unes/Finiper.
 
C’è già un problema di branding perché il nome del negozio o di alcuni prodotti alcune volte reca l’acronimo VG (contrazione de IlViaggiatorGoloso) altre volte sviluppa il nome per esteso. Nel reparto dell’ortofrutta sono state inserite alcune cassette di legno con in evidenza il brand del negozio. È sicuramente un primo tentativo di dare il nome a un reparto chiave, passando dal nome del reparto stesso a quello di ogni singola cassetta. E il risultato si vede nettamente.
 
L’inserimento dello scatolame a fianco o in mezzo alle cassette è un passaggio molto difficile perché dipende dai singoli prodotti che si vogliono inserire, dal loro brand, dalla grandezza del prodotto, dalla possibilità di vederlo in diverse posizioni.
L’accostamento proposto da questo negozio è un esperimento che cambierà continuamente per trovare l’equilibrio adatto di visual merchandising adeguato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Torta pasqualina Coop banco gastronomia: il test di RetailWatch

In previsione di Pasqua abbiamo testato la torta pasqualina Coop della linea Gusto Qui. L'acquisto è stato fatto presso il punto vendita di Varese Casbeno, in data 10 aprile 2025. Abbiamo analizzato confezione, prezzo, etichetta, sapore e aspetto.

Le scommesse di Sole365: Centro Commerciale Campania

Sole365 (Gruppo Megamark) cresce in Campania anche aprendo negozi in location dove altri hanno fallito. L'azienda che ha fatto dell' Every Day Low Price la propria carta vincente è in grado di trasformare i rischi in opportunità?

Walmart punta sull’IA per ottimizzare gli approvvigionamenti

Walmart è un gigante del commercio che fattura oltre 680 miliardi di dollari. Su quali soluzioni di I.A. punta per mantenere la propria posizione di leadership? La risposta viene dall'India e si chiama "Cropin".

MDD Wars, uovo di cioccolato al latte con nocciole intere: MD vs Conad

Effettuiamo un confronto tra due uova di Pasqua MDD: la variante di cioccolato al latte con nocciole intere di MD linea Lettere dall'Italia e di Conad linea Sapori & Idee. Il test comprende come sempre la valutazione di prezzo, etichetta, aspetto e sapore: entrambe ottengono lo stesso punteggio ma ciascuna con il proprio punto di forza.