Con Amazon cambia anche la tecnologia nel pdv
Gennaio 2016. L’arrivo di Amazon e il suo modello sia economico sia di processo di acquisto porterà a significativi cambiamenti sia nel consumo sia nell’organizzazione dei punti di vendita. Lo sostiene, e non a torto, il Rapporto sui consumi 2015 di Coop elaborato da Ancc-Coop con Nielsen e Ref Ricerche.
Il settore della grande distribuzione alimentare ha utilizzato per molti decenni una “tecnologia” sostanzialmente immutata. È stato questo il modello della (più o meno) grande superficie di vendita, con la possibilità del cliente di scegliere autonomamente i prodotti tra un ampio assortimento a scaffale, regolando i pagamenti contestualmente al ritiro della merce.
Tale modello trova oggi la prima vera alternativa nelle differenti modalità di utilizzo delle tecnologie digitali, nell’ambito del punto vendita stesso o anche in modalità di vendita che prescindono addirittura dalla esposizione fisica della merce.
Gli aquisti online di cibo e altri prodotti del largo consumo sono oramai consuetudine di importanti segmenti di mercato in alcuni paesi europei (Regno Unito, soprattutto ma anche Francia e Germania) ma iniziano a riguardare anche il mercato italiano.
Il Politecnico di Milano stima infatti in circa 460 milioni di euro le vendite food effettuate nel 2015 nel nostro paese se si sommano quelle più propriamente grocery e tutto il comparto dell’enogastronomico.
È allo stesso modo un fatto che il più grande e-tailer mondiale abbia scelto l’Italia tra i primi paesi europei per avviare la vendita di un ampio assortimento di prodotti alimentari.
Cambiamento più ampio
A dispetto della minore diffusione di tale modalità di acquisto dei prodotti food nel nostro paese, i consumatori italiani sembrano manifestare una importante predisposizione al cambiamento.
Gli italiani dichiarano già oggi un utilizzo più pronunciato delle nuove tecnologie di punto vendita (soprattuto casse self checkout, scanner salvatempo) rispetto alla media europea.
Ma sembrano manifestare anche un interesse maggiore degli altri mercati nell’adozione di molte tecnologie oggi non disponibili.
La semplificazione del processo di acquisto
Le innovazioni che appaiono maggiormente richieste sono quelle che semplificano il processo di acquisto nell’ambito nel punto vendita fisico (buoni sconti digitali, shopping list virtuali, più info digitali, device d’ausilio alla scelta, disponibilità di collegamento wifi). Ma oltre il 60% degli intervistati si dichiarano interessati a modalità di acquisto online con consegna a domicilio della spesa.
Nelle intenzione degli italiani i prodotti che prima degli altri possono essere acquistati on line sono quelli della cura della casa e della persona e solo in seconda approssimazione alle bevande e al cibo confezionato. Il possibile acquisto online di prodotti freschi riguarda comunque quasi il 10% dei consumatori italiani.