Conad cresce anche nel 2016, dalla MDD alle specializzazioni
Dicembre 2016. Conad chiude il 2016 con 12,5 miliardi di euro di giro d’affari, in crescita del 2,6 per cento rispetto allo scorso anno (fonte: fatturato rete Conad); un trend costante che dal 2002 a oggi ha prodotto il raddoppio del valore delle vendite. La quota di mercato si attesta all’11,9 per cento e si consolida la leadership nei supermercati, al 20,2 per cento (fonte: GNLC I° semestre 2016).
Il successo di Conad passa anche dal patrimonio netto aggregato, cresciuto a 2,16 miliardi di euro, 120 milioni in più rispetto al 2015.
Sono 3.088 i punti di vendita, frutto della razionalizzazione dei vari format e del piano strategico di sviluppo: 25 Conad Ipermercato, 203 Conad Superstore, 1.078 Conad, 975 Conad City, 510 Margherita Conad, 15 Sapori&Dintorni, 214 discount a insegna Todis e 68 con altre insegne e cash & carry.
A questa rete si aggiungono 108 parafarmacie, 36 distributori di carburanti, 14 PetStore, 19 Ottico e 12 Cremeria Sapori&Dintorni. Il tutto per garantire servizi sempre più in sintonia con le esigenze dei cittadini, ma anche l’italianità dei prodotti e il sostegno al tessuto economico locale fatto di piccoli e medi imprenditori, una componente dell’economia nazionale che ha consentito al Paese di resistere meglio di altri alla crisi.
Sono dati che restituiscono l’immagine di un retailer importante del Paese, in cui si riflettono nuovi stili di consumo, speranze e fiducia di tanti italiani: ogni settimana 8,3 milioni di acquirenti non occasionali – una famiglia su tre – fanno una spesa nei punti di vendita di Conad.
Per il triennio 2016-2018 Conad ha varato un piano triennale di investimenti per 785 milioni di euro (270 milioni nell’anno in corso, 292 milioni nel 2017 e 223 milioni nel 2018), con una previsione di crescita annua del 3,8 per cento. Investimenti finalizzati a nuove aperture e ristrutturazioni, all’efficientamento energetico dei punti di vendita e dei magazzini, alla costruzione di nuovi centri distributivi.
«Un’azienda qual è Conad deve creare valore per competere nel mercato, ma non può esimersi dal dare il proprio contributo alla ripresa del Paese, alla vita delle comunità in seno alle quali opera con i propri soci. Soci che prima ancora che commercianti imprenditori sono cittadini», annota l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Cogliamo piccoli, deboli segnali di crescita che il nuovo governo deve contribuire a rendere più forti e saldi sostenendo la domanda interna di consumi, liberalizzando i mercati, sviluppando investimenti pubblici e privati, aumentando la produttività e l’efficienza del sistema economico, riducendo gli spechi e semplificando la burocrazia. Continuiamo a investire nella qualità della nostra marca, in convenienza, nei servizi e in tutte quelle risposte che siano all’altezza delle attese di coloro che scelgono i nostri punti di vendita per la spesa».
I prodotti a marchio Conad si confermano un elemento capace di fidelizzare un numero crescente di clienti e fornire un posizionamento distintivo per le insegne del gruppo. Marca che è sempre più un valore fondamentale per lo sviluppo: nel 2016 la quota è cresciuta nei supermercati al 27,4% (26,4% nel 2015), staccando di 8,2 punti percentuali la media Italia – salita al 19,2% dal 18,8% – e fornendo un contributo molto positivo al successo dell’insegna (fonte: IRI, progressivo a ottobre 2016). Il fatturato si attesta a circa 3 miliardi di euro, frutto anche dell’evoluzione del rapporto tra promozioni e modalità di comunicazione.
La strategia promozionale di Conad ha prodotto oltre 686 milioni di euro di risparmio per i clienti (fonte: IRI) mentre con la sola iniziativa Bassi&Fissi – 379 prodotti venduti a prezzi ribassati in media del 27% – ogni famiglia ha potuto risparmiare in Conad 527 euro nel corso dell’anno.
A dieci anni dall’apertura della prima parafarmacia Conad nell’ipermercato a Modena (ottobre 2006) sono 108 quelle in attività, in 86 superstore o supermercati e 22 ipermercati, in cui sono attivi 350 farmacisti, frequentate ogni anno da 4 milioni di clienti che usufruiscono di sconti continuativi dal 15 al 40%. Il risparmio medio annuo ammonta a circa 12 milioni di euro.
36 i distributori di carburanti Conad, a cui fanno rifornimento 14 milioni di automobilisti all’anno. La convenienza assicurata è in media 8,5 centesimi al litro (rispetto al prezzo pubblicato giornalmente dal ministero dello Sviluppo economico) per un valore complessivo, dall’apertura del primo impianto (novembre 2005), di oltre 116 milioni di euro (20 dei quali nel corso del 2016).
L’attenzione di Conad nei confronti delle comunità locali per attività e iniziative di responsabilità sociale ha superato, a fine 2016, i 23 milioni di euro.
L’anno in corso si chiude con la novità dei 14 PetStore aperti in alcune regioni italiane. Si tratta di un nuovo format di vendita dedicato agli animali, con un assortimento specializzato a prezzi allineati ai leader di mercato del canale. L’obiettivo è aprirne 100 nei prossimi tre anni.
Dicembre 2016. Conad chiude il 2016 con 12,5 miliardi di euro di giro d’affari, in crescita del 2,6 per cento rispetto allo scorso anno (fonte: fatturato rete Conad); un trend costante che dal 2002 a oggi ha prodotto il raddoppio del valore delle vendite. La quota di mercato si attesta all’11,9 per cento e si consolida la leadership nei supermercati, al 20,2 per cento (fonte: GNLC I° semestre 2016).
Il successo di Conad passa anche dal patrimonio netto aggregato, cresciuto a 2,16 miliardi di euro, 120 milioni in più rispetto al 2015.
Sono 3.088 i punti di vendita, frutto della razionalizzazione dei vari format e del piano strategico di sviluppo: 25 Conad Ipermercato, 203 Conad Superstore, 1.078 Conad, 975 Conad City, 510 Margherita Conad, 15 Sapori&Dintorni, 214 discount a insegna Todis e 68 con altre insegne e cash & carry.
A questa rete si aggiungono 108 parafarmacie, 36 distributori di carburanti, 14 PetStore, 19 Ottico e 12 Cremeria Sapori&Dintorni. Il tutto per garantire servizi sempre più in sintonia con le esigenze dei cittadini, ma anche l’italianità dei prodotti e il sostegno al tessuto economico locale fatto di piccoli e medi imprenditori, una componente dell’economia nazionale che ha consentito al Paese di resistere meglio di altri alla crisi.
Sono dati che restituiscono l’immagine di un retailer importante del Paese, in cui si riflettono nuovi stili di consumo, speranze e fiducia di tanti italiani: ogni settimana 8,3 milioni di acquirenti non occasionali – una famiglia su tre – fanno una spesa nei punti di vendita di Conad.
Per il triennio 2016-2018 Conad ha varato un piano triennale di investimenti per 785 milioni di euro (270 milioni nell’anno in corso, 292 milioni nel 2017 e 223 milioni nel 2018), con una previsione di crescita annua del 3,8 per cento. Investimenti finalizzati a nuove aperture e ristrutturazioni, all’efficientamento energetico dei punti di vendita e dei magazzini, alla costruzione di nuovi centri distributivi.
«Un’azienda qual è Conad deve creare valore per competere nel mercato, ma non può esimersi dal dare il proprio contributo alla ripresa del Paese, alla vita delle comunità in seno alle quali opera con i propri soci. Soci che prima ancora che commercianti imprenditori sono cittadini», annota l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Cogliamo piccoli, deboli segnali di crescita che il nuovo governo deve contribuire a rendere più forti e saldi sostenendo la domanda interna di consumi, liberalizzando i mercati, sviluppando investimenti pubblici e privati, aumentando la produttività e l’efficienza del sistema economico, riducendo gli spechi e semplificando la burocrazia. Continuiamo a investire nella qualità della nostra marca, in convenienza, nei servizi e in tutte quelle risposte che siano all’altezza delle attese di coloro che scelgono i nostri punti di vendita per la spesa».
I prodotti a marchio Conad si confermano un elemento capace di fidelizzare un numero crescente di clienti e fornire un posizionamento distintivo per le insegne del gruppo. Marca che è sempre più un valore fondamentale per lo sviluppo: nel 2016 la quota è cresciuta nei supermercati al 27,4% (26,4% nel 2015), staccando di 8,2 punti percentuali la media Italia – salita al 19,2% dal 18,8% – e fornendo un contributo molto positivo al successo dell’insegna (fonte: IRI, progressivo a ottobre 2016). Il fatturato si attesta a circa 3 miliardi di euro, frutto anche dell’evoluzione del rapporto tra promozioni e modalità di comunicazione.
La strategia promozionale di Conad ha prodotto oltre 686 milioni di euro di risparmio per i clienti (fonte: IRI) mentre con la sola iniziativa Bassi&Fissi – 379 prodotti venduti a prezzi ribassati in media del 27% – ogni famiglia ha potuto risparmiare in Conad 527 euro nel corso dell’anno.
A dieci anni dall’apertura della prima parafarmacia Conad nell’ipermercato a Modena (ottobre 2006) sono 108 quelle in attività, in 86 superstore o supermercati e 22 ipermercati, in cui sono attivi 350 farmacisti, frequentate ogni anno da 4 milioni di clienti che usufruiscono di sconti continuativi dal 15 al 40%. Il risparmio medio annuo ammonta a circa 12 milioni di euro.
36 i distributori di carburanti Conad, a cui fanno rifornimento 14 milioni di automobilisti all’anno. La convenienza assicurata è in media 8,5 centesimi al litro (rispetto al prezzo pubblicato giornalmente dal ministero dello Sviluppo economico) per un valore complessivo, dall’apertura del primo impianto (novembre 2005), di oltre 116 milioni di euro (20 dei quali nel corso del 2016).
L’attenzione di Conad nei confronti delle comunità locali per attività e iniziative di responsabilità sociale ha superato, a fine 2016, i 23 milioni di euro.
L’anno in corso si chiude con la novità dei 14 PetStore aperti in alcune regioni italiane. Si tratta di un nuovo format di vendita dedicato agli animali, con un assortimento specializzato a prezzi allineati ai leader di mercato del canale. L’obiettivo è aprirne 100 nei prossimi tre anni.