Conad: l’on line, le acquisizioni, il mercato

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Conad: l’on line, le acquisizioni, il mercato
 
Dicembre 2015. Con l’economia che fatica a riprendere, l’inflazione allo 0,1 per cento e il clima di fiducia ancora tiepido, il giro d’affari del gruppo è salito a 12,2 miliardi di euro e la quota di mercato ha raggiunto l’11,8 per cento. Determinanti gli investimenti nella rete di vendita multicanale, che risponde a modalità di spesa sempre più articolate e a nuove esigenze di consumo. Nel 2016 previsto un piano di Investimenti di 188 milioni per 88 nuove aperture.
 
Nonostante nel terzo trimestre dell’anno il trend dei consumi sia attestato al 2 per cento (fonte: Nielsen), Conad stima di chiudere il 2015 con un giro d’affari di 12,2 miliardi di euro, in crescita di 500 milioni (+4,2 per cento) rispetto all’anno precedente (fonte: fatturato rete Conad). Un risultato che nasce da un piano strategico di sviluppo che ha portato la quota di mercato all’11,8 per cento (0,4 punti percentuali in più nel corso dell’anno) e al rafforzamento della leadership nei supermercati, con una quota del 19,8 per cento (1,2 punti percentuali in più rispetto al 2014). La crescita di Conad è trainata dal trend di ipermercati e supermercati, superiore di più del doppio a quello del mercato (fonte: Iri).
 
 
Il progetto dell’on line
Nel filmato raccolto da RetailWatch Pugleise parla del progetto delle vendite on line. Partiranno nella primavera del 2016, inizialmente in una grande città del nord. Conad investirà 8 mio di euro per la piattaforma. “L’on line –sottolinea Pugliese- deve essere a servizio della rete fisica dei punti di vendita. Ricordiamoci che è un investimento in perdita per molto tempo”.
 
La rete di vendita e i numeri
La rete di vendita conta 3.062 punti di vendita – 25 Conad Ipermercato, 215 Conad Superstore, 1.039 Conad, 989 Conad City, 518 Margherita Conad, 197 discount Todis, 13 Sapori&Dintorni e 66 altre insegne e cash&carry –, comprensivi dell’acquisizione di 45 ex Billa nel Nord-Est (Veneto e Friuli-Venezia Giulia) e delle nuove aperture con la creazione di 4.174 nuovi posti di lavoro.
Si tratta in una rete multicanale capace di dare risposte a modalità di spesa sempre più articolate e a nuovi consumi: carburanti, farmaci, ottico, gelaterie. Sempre con una forte attenzione all’italianità dei prodotti e fornendo, al contempo, un sostegno a quel tessuto imprenditoriale fatto di piccoli e medi produttori locali che rappresentano l’eccellenza tipica regionale e una componente fondamentale dell’economia nazionale. Ne trae beneficio la produttività di Conad (5.980 euro/mq), tra le più alte del mercato, pur con una dimensione media del punto di vendita più piccola (623 mq) rispetto a quella di altre catene, e una punta di eccellenza con Sapori&Dintorni. E la frequentazione: sono 7,8 milioni gli acquirenti non occasionali (31,7 per cento delle famiglie italiane) che ogni settimana fanno la spesa nei punti di vendita di Conad staccando oltre 45 scontrini all’anno.
 

 
I consumi sono cambiati
«Risultati positivi, che fanno bene sperare, anche se l’economia reale non ha avuto quella accelerazione che si poteva pronosticare in base ai dati del primo semestre», fa notare l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Il clima di fiducia delle famiglie si è raffreddato; lentamente abbiamo imboccato la via d’uscita dalla crisi. Due consumatori su tre dichiarano di avere modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare: la nostra risposta è una rete multicanale e multifunzionale, con layout specifici, assortimenti ampi di specialità e eccellenze di ogni territorio. Investiamo in servizi e nel futuro con soluzioni più vicine possibile alle attese di quanti scelgono le nostre insegne per la qualità e la convenienza che siamo in grado di garantire».
 
 
Gli investimenti
Nel 2016 Conad investirà 188 milioni di euro per potenziare e ampliare la rete con 88 nuovi punti di vendita per una superficie complessiva di 78.800 mq e la creazione di 1.300 posti di lavoro, 880 dei quali rappresentati da nuove assunzioni.
Quello nella multicanalità – prevista nella piramide strategica quale punto di riferimento di ogni settore di attività per lo sviluppo nei territori – è l’investimento più importante per il nuovo anno, perché finalizzato a rafforzare il concetto di vicinanza al territorio e di partecipazione; dunque il rapporto con il cliente. Non solo spazi fisici, ma anche un’offerta di prodotti ben ponderata e attenzioni continue alle esigenze delle comunità. Con un occhio di riguardo alla prossimità: format nuovi e rinnovati per soluzioni al passo con i tempi e innovazioni in aree chiamate a rispondere sempre più e sempre meglio alle esigenze di un cliente che è radicalmente cambiato.
 
La MDD
In Conad la marca del distributore si conferma un valore determinante per lo sviluppo: se il mercato nei primi dieci mesi dell’anno è cresciuto dell’1,6 per cento, in Conad l’incremento è stato superiore – 10,7 per cento – fornendo un contributo molto positivo alla crescita di insegna.
La quota della marca Conad è cresciuta al 27 per cento (+0,6 punti percentuali rispetto al 2014), contro il 19 per cento del mercato italiano (fonte: IRI).
A fine anno la convenienza offerta ha generato più di 673 milioni di risparmio per i clienti nel solo largo consumo confezionato: alimentari, prodotti per la pulizia della persona e della casa, prodotti di consumo non durevoli… (fonte: IRI). Conad ha sviluppato una strategia di convenienza continuativa, tutti i mesi dell’anno, per assicurare ai clienti un vantaggio reale e la selezione della migliore qualità anche nei prodotti freschi, il comparto più qualificante di ogni punto di vendita e voce centrale nel risultato economico di impresa.
 
Le liberalizzazioni e gli altri canali
Conad continua ad interpretare al meglio il ruolo di catena della grande distribuzione capace di produrre risposte all’altezza delle attese dei clienti. Lo fa attraverso i 2.722 soci imprenditori e realizzando un modello di impresa cooperativa che coniuga le esigenze del mercato con la funzione sociale esercitata in tutte le province d’Italia.
Una visione strategica che integra, dandole nuova forza, la multicanalità con la responsabilità sociale d’impresa, strumento fondamentale per lavorare portando innovazione e modernità in ogni servizio. E’ il caso della battaglia per la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C – la petizione ha raccolto sinora oltre 83 mila firme –, così come quello per l’apertura di nuove parafarmacie e nuovi distributori di carburanti.
A fine 2015 le parafarmacie Conad in attività sono 100, con una convenienza che ha prodotto un risparmio per i clienti di 12 milioni di euro. Nella ricerca che Altroconsumo conduce ogni anno su un ampio campione di farmacie e parafarmacie, Conad risulta la catena della grande distribuzione più competitiva d’Italia, con un risparmio medio di oltre il 20 per cento sui prezzi di vendita dei farmaci rispetto a quelli delle farmacie.
Nel 2015 i distributori di carburanti Conad hanno raggiunto quota 35, con un erogato medio di 8,3 milioni di litri all’anno e un risparmio di 21 milioni di euro per gli automobilisti. Con un media di due rifornimenti al mese (da 50 litri cd), in un anno il risparmio per ogni automobilista ammonta a 105 euro. Il che equivale a dire che Conad ha erogato un proprio personale “bonus” vendendo i carburanti ad un prezzo mediamente inferiore di 8,8 centesimi di euro al litro rispetto ai prezzi medi nazionali delle compagnie petrolifere comunicati dal ministero dello Sviluppo economico.
A questi concept si aggiungono i 18 Ottico Conad – in cui sono impiegati 50 ottici specializzati –, frequentati da 100 mila clienti all’anno che nel 2015 hanno risparmiato 2 milioni di euro, e le 11 Cremerie Sapori&Dintorni e 12 Carretti gelati Sapori&Dintorni.
 

 
Le fusioni
Il 2015 si chiude con due novità: la fusione di Conad Sicilia e Sicilconad in un’unica grande cooperativa che diventa il primo player dell'Isola con quasi il 16 per cento di quota di mercato. Il nuovo gruppo – che si chiamerà Conad Sicilia – potrà contare su un fatturato annuo di 845 milioni di euro, quasi 400 punti vendita distribuiti su una superficie di 200 mila metri quadrati, 230 soci imprenditori e oltre 3.900 addetti.
 
 
Il gruppo internazionale
AgeCore è il nome della supercentrale europea che unisce le insegne già partner di Alidis e Core: Edeka (Germania), Groupement del Mousquetaires (Francia), Eroski (Spagna), Coop (Svizzera), Colruyt (Belgio) e Conad. Annunciata nel mese di agosto, sta muovendo i primi passi organizzativi una realtà che vale 140 miliardi di euro di fatturato, operativa in otto paesi chiave del vecchio continente – Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia, Svizzera, Polonia e Portogallo – con 23 mila punti di vendita e proiettata ad evolvere ancora. Si tratta di tracciare una rotta per i prossimi dieci anni, coprendo i territori dal Sud Europa alla Russia.

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