Conad: su ciò che conta ci puoi sempre contare?

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Conad: su ciò che conta ci puoi sempre contare?

Luglio 2017. BASSI E FISSI: andare incontro alle necessità di chi ci sceglie, per noi è un impegno concreto. Per questo puoi contare su tantissimi prodotti indispensabili a prezzi bassi e fissi”.
Secondo CONAD, oltre le cose ci sono persone. Queste vanno curate nel rispetto di alcuni semplici concetti, tali nella sintesi del termine, ma complessi nella declinazione quotidiana all’interno di uno spazio fisico come il supermercato.

  1. Libertà di scelta
  2. Concretezza nell’impegno
  3. Prodotti basilari a prezzi fissi e bassi
I punti fermi, secondo la nostra interpretazione del messaggio, sono l’impegno del retailer nell’offrire proposte commerciali in un quadro di concretezza. Devono essere volte a soddisfare le necessità di chi sceglie in libertà, consapevole che il carattere di essenzialità di certi beni impone che essi siano venduti sempre a prezzi bassi.

Nei negozi CONAD, fino al 31 Agosto, il marchio del distributore diventa l’attore principale di una campagna che si divincola abilmente dalla marcatura dell’industria per recitare il ruolo preferito dai consumatori: prestazioni basilari a basso prezzo, di una qualità che possa contraddistinguere nel tempo l’identità di un retailer degno di fiducia stabile.

Il “focus” resta totalmente sullo “store brand”, l’Industria di Marca viene ignorata.

CONAD, tra tutti gli scopi possibili, si dirige così verso un obiettivo preciso: non essere semplicemente lo strumento dell’industria per arrivare al consumatore, ma incarnare il mezzo attraverso cui il consumatore si appropria della fruizione, libera nella scelta e nella convenienza, di un marchio visibile, capace di soddisfare e fidelizzare.

È un volantino limitato al simbolo CONAD, completo tuttavia per merceologie alimentari e di drogheria chimica di uso quotidiano, ci sono anche tre referenze di petfood; la raffica di prezzi non disorienta, pur in assenza di framing, perché la percezione generale è correlata al prezzo comunque basso.

Al consumatore finale spetta di verificare se questa condotta meriti fiducia: l’industria di marca cosa ne penserà?
 

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