Maggio 2019. Gli Esploratori sono i veri innovatori italiani. Sono coloro che più e prima degli altri sperimentano nuovi stili di vita; persone libere da disagi materiali che abitano comodamente il loro tempo e che, anzi, vivono nella tensione continua verso il futuro. Espressione piena della società postmoderna hanno comportamenti – e spesso valori – liquidi, si trovano a loro agio in una condizione di perenne cambiamento che anzi li spinge verso una sperimentazione continua del nuovo, qualche volta senza un concreto, reale, costrutto. Un atteggiamento che li spinge a tenersi costantemente informati (il 40% legge quotidiani cartacei/online tutti i giorni, l’80% guarda programmi di approfondimento in tv almeno una volta la settimana), spaziando tra i temi più disparati (non solo cronaca, politica ed economia ma anche moda, arte, sport e benessere, architettura e design); allo stesso modo sono quelli che si cimentano in più sport, compresi quelli “estremi” (base jumping, paracadutismo, climbing); dominano il mondo dei social network, anche se a volte il loro essere social-addicted (70% usa Facebook e Whatsapp tutti i giorni – 40% Instagram e Messenger) si tramuta in una vera e propria forma di “dipendenza” (dichiarata da un innovatore su due). La maggiore inclinazione agli eccessi è, tra l’altro, un elemento ricorrente nella vita degli Esploratori, ravvisabile, seppur in misura diversa, anche rispetto al consumo di alcool e droghe, al rapporto con il mondo del gioco e delle scommesse e nella sfera della sessualità (frequentare più partner e club privé).
Bisognosi di una continua rassicurazione della loro affermazione sociale, gli Esploratori si dimostrano, inoltre, inconsciamente orfani di quell’insieme strutturato di valori e riferimenti sociali, in primis istituzionali (Chiesa, Politica, Banche, Sindacati) verso i quali non mostrano rancore quanto piuttosto disinteresse.
Gli Esploratori sono maggiormente rappresentati tra gli italiani under 35 (41% del cluster), laureati (47%), con un buon profilo reddituale familiare (30% oltre i 60 mila euro lordi l’anno). Uno su quattro è imprenditore o libero professionista (il doppio della media del campione).
Fonte: italiani.coop