Coop-Nielsen: diminuisce il downgrading della spesa
Febbraio 2015. L'ultimo rapporto Coop-Nielsen mette l'accento anche sull'inversione di tendenza nel downgrading della spesa delle famiglie italiane. Come è notorio il downgrading è dovuto al differenziale tra l'andamento dei prezzi di listino e quello del costo della spesa, ovvero la distanza che separa l'inflazione misurata a parità di composizione delle vendite in incremento dei prezzi effettivamente sopportato dai consumatori, tenuto conto delle promozioni e del diverso mix di acquisti.
Questo indicatore sintetizza l'intensità con cui si produce il cosiddetto downgrading, o depauperamento della spesa, ossia quell'insieme di accorgimenti che consentono alle famiglie di mettersi al riparo dagli effetti della maggiore inflazione.
Questo indicatore per la prima volta da tre anni si è andato attenuando nel corso del 2014.
Aumentato in misura considerevole nell'autunno 2011, in corrispondenza delle incertezze legate all'apertura dello spread sui titoli del debito pubblico italiano, il downgrading è rimasto stabile sino alla fine del 2013, oltre il punto e mezzo percentuale, consentendo in pratica non solo di sterilizzare completamente il modesto aumento dei prezzi alimentari praticati al dettaglio, ma anche di offrire un sostegno importante al potere dal d'acquisto delle famiglie.
All'inizio del 2014 invece, complice soprattutto la discesa dei prezzi alimentari, il danno non crede in è tornato a ridimensionarsi.