Coop, solidita’ senza Guizzi. Si può di più?

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Coop, solidita’ senza Guizzi. Si può di più?

Febbraio 2013. Di Coop non si può che parlare bene quando la prospettiva di analisi è il branding. La marca è stata cresciuta con coerenza e freschezza, sviluppando una presenza a scaffale d’impatto nell’unitarietà del system proposto. Rilevanti le nuove etichette che guidano i consumatori verso un’alimentazione più consapevole. Significativa anche la capacità di ampliare la presenza, aumentando costantemente i mercati in cui è presente, passando dalla linea di abbigliamento alla macchina per caffè in stile Nespresso.

Anche la comunicazione si è sempre rinnovata nella coerenza di valori e tono di voce. Il logo è perfetto nel suo essere timeless e così il claim, che giustamente si ripete invariato da anni. Forse quello che comincia a mancarci è un guizzo, un salto avanti, un anticipare come storicamente Coop ha sempre fatto. I tempi stanno cambiando, le sfide per i consumatori sono tante e Coop sembra restare nel gruppo di chi dà risposte ma senza positive sorprese. Forse questa marca è più mainstream e meno anticipatrice di quanto non fosse qualche tempo fa? 

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