CoopFi-Ponte a Greve: il centro è un luogo sociale

Data:


CoopFi-Ponte a Greve: il centro è un luogo sociale

Novembre 2012. Da maggio di quest’anno il Centro commerciale di Ponte a Greve (Fi, CoopFi) ha aggiunto un tassello in più alle trasformazioni dei centri commerciali e degli ipermercati, voluta dal presidente Turiddo Campaini: passare da centro commerciale tout court a centro di vita sociale, evolvere da ipermercato a superstore. Un programma da far tremare le vene ai polsi a qualsiasi gruppo distributivo, ma si sa che Campaini pesa le parole e se fa delle promesse le mantiene: ovviamente a parità di redditività e di marginalità, sia ben chiaro.

L’esperimento del 2009 di WeMeet a ParcoPrato
Eccoci dunque a Ponte a Greve per capire l’evoluzione del centro commerciale, versione Campaini. Le scelte strategiche effettuate ricalcano grosso modo quel che era già successo a Prato Ovest (Fi) quando nel 2009 fu inaugurato il parco commerciale e una particolare galleria con WeMeet, in accordo con monsignor Gastone Simoni e con le organizzazioni scout che l’avrebbero autogestito. È tuttora uno spazio per i giovani dei quartieri attigui al centro di Prato Ovest. È dotato di moderne tecnologie per dar voce alla comunità tramite un giornale online che cerca di soddisfare tutte le tendenze. Di più: ha affiancato la multisala che si trova di fronte a ParcoPrato con prodotti editoriali innovativi. WeMeet si affaccia su una grande piazza dove è possibile accedere a vari servizi.

I servizi di Ponte a Greve

Ma qui a Ponte a Greve CoopFi è andata oltre. Ha stretto un accordo di ferro con un gruppo imprenditoriale privato, Sicrea, e quest’ultima ha fatto un investimento di 560.000 euro per dar vita a un sistema multimediale e multimerceologico, unico nel suo genere, secondo RetailWatch, in Italia.
Lo spazio di servizi congegnato all’interno del centro commerciale prende il nome di Ops e si declina in:
. Tutto Bene, bar-pasticceria premiata dal Gambero Rosso (un altro locale a Campi Bisenzio-Fi), al quale è stato aggiunto il bistrot. Non contenti di questo punto di arrivo è stata aggiunta la vendita di prodotti alimentari di nicchia (per sottrarsi alla concorrenza dell’ipermercato Ipercoop in galleria).
. Sale di organizzazione multimediali in grado di trasmettere e ritrasmettere eventi e trasmissioni radiofoniche e televisive locali (Rtv 38, Radio Toscana, ControRadio), oltre ché di produrli live nel centro stesso. Alcune radio, grazie alle attrezzature delle sale, trasmettono direttamente dal centro in fasce orarie centrali. Auditorium per incontri e dibattiti sempre on line collegato al centro commerciale.
. Libreria (in collaborazione con Rinascita di Sesto Fiorentino, 10.000 titoli) con attrezzature mobili in grado di ospitare anche i tavoli del bistrot ma anche capaci di produrre cultura quotidiana: corsi di lettura, corsi di uncinetto, lezioni di cucina, lezioni di degustazione di vini (poi in vendita in Tutto Bene) e altro ancora. Questo spazio è aperto al quartiere e ai suggerimenti di singoli cittadini che vogliono organizzare corsi per essere punto di riferimento sociale nella zona.
. Laboratorio di comunicazione per la promozione delle aziende toscane, dei loro prodotti e dei loro servizi. Il laboratorio dispone di una redazione in grado di allestire trasmissione radio-tv, siti on line, singole notizie, inchieste. Ovviamente Ops produce anche i contenuti informativi e musicali per il centro commerciale di Ponte e per l’intera rete di CoopFi.

Il centro Ops, gestito da Sicrea (presieduta da Maurizio Isso, ascoltare l’intervista), occupa qui a Ponte a Greve 20 persone delle quali 10 nel bistrot, 3 nella libreria e 5 giornalisti. È, come si capisce, un sistema in grado di produrre svariati contenuti (dal merceologico alla cultura stretta) e a far convergere nuovi target di visitatori e acquirenti nel centro commerciale che, in questo modo, passa da mero contenitore commerciale a centro di vita quotidiana e sociale, da contenitore fisico a contenitore multimediale.

Le toilette, al momento della visita, erano in ordine,

A quel che risulta a RetailWatch la stessa struttura sarà implementata anche nel cci di Gavinana.
Un appunto solo di confronto con un altro canale, ed è un’opinione personale: Feltrinelli sta cercando un nuovo sentiero di sviluppo con Red (vedere il filmato qui sotto) a Roma, un nuovo format con Libreria-Mercato-Ristorante, aggiungiamoci anche il wi fi e l’uso libero di tecnologie come l’IPad. Cosa manca a Red e cosa c’è in più in Ops? La multimedialità e la vicinanza attiva al territorio e ai clienti, una chiave di successo sicuro.

Un caso, Ops, da tenere ben presente per la forza dirompente e il mix che sa produrre. Lo seguiremo anche in futuro.

La sostenibilità di Ops, Centro commerciale Ponte a Greve

Impatto ambientale    4
Solidarietà    5
Legami con il territorio    5
Naturalità    5
Organic-bio    3
Artigianalità    5

Punti di forza
Centro multimediale, di servizi e merceologico. Nuovi flussi di visitatori, Una finestra per le imprese locali

Punti di debolezza
Investimento elevato, Manutenzione alle strutture e ai programmi continua.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.